Sbloccare bando Prusst: 70 progetti per investimenti da 500 mln

L’Assemblea dei Proponenti Privati chiede al Comune di Palermo di prendere posizione

Sbloccare i fondi per il secondo bando Prusst fermi dal 2008. La richiesta arriva dall'Assemblea dei Proponenti Privati aderenti al PRUSST del Comune di Palermo riunitasi lo scorso 29 aprile presso l'Addaura Hotel che, a seguito delle dimissioni di Guido Filosto, ha eletto quale rappresentante, Massimo Coraci e rappresentante presso il Collegio di Vigilanza, Angelo Agnello.
I Proponenti Privati chiedono infatti con fermezza alle istituzioni competenti che cessi immediatamente l'incomprensibile inerzia del Consiglio Comunale, presso il quale giace dal 2008 la Proposta di Delibera di Localizzazione degli Interventi presentati al secondo Bando PRUSST nell'ormai lontano 2006, riproposto dopo il primo bando del 1998.
Al secondo bando sono stati presentati da imprese private ben 111 progetti di cui 70 hanno avuto parere favorevole per investimenti complessivi di circa 500 milioni di euro nei settori commercio, turismo e terziario.
Da allora il silenzio più assoluto: nonostante siano state espletate tutte le fasi istruttorie previste, al Consiglio Comunale si è bloccato tutto. Un blocco assolutamente nefasto per l'economia cittadina, in quanto nell'incertezza nessuno ha più investito un euro, aspettando invano una risposta.
Le circa 30 aziende riunite in Assemblea hanno votato all'unanimità un documento in cui si chiede al presidente del Consiglio Comunale di affrontare l'argomento e dare risposte certe, negative o positive che siano.
"È inammissibile – sottolinea Coraci – che, in un momento di crisi economica come quello che attraversiamo, non venga sbloccato uno strumento a costo zero per la città, che liberando grandi energie economiche, porterebbe denaro alle casse comunali, sotto forma di contributi straordinari e di oneri concessori, e permetterebbe, cosa ancora più importante, di creare posti di lavoro in una città in cui i licenziamenti la fanno da padrone.
Peraltro – ha aggiunto Coraci – dopo tutto questo tempo, molti dei progetti vanno oramai rimodulati ed adeguati alle mutate esigenze del mercato. Un esempio per tutti, i circa 30 progetti di nuova ricettività alberghiera che oggi risultano assolutamente sovradimensionati rispetto alle reali esigenze della domanda turistica".
Nel corso dell'Assemblea è stato inoltre rilevato che il 30 maggio 2013 scade il termine ultimo per l'attuazione degli interventi di PRUSST, data alla quale nessun progetto, ammesso che si possa approvarlo oggi stesso, potrà mai essere realizzato, se non verranno prorogati i termini di scadenza indicati nel bando stesso.    

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