lunedì, 23 Dicembre 2024

Sheraton Catania combina il jazz alla cucina ‘vera’

Prossimo appuntamento il 16 maggio con il clarinetto di Dave Binney

A casa sua ha dominato sempre il sapore della cucina antica. Un’arte che è tradizione, quella tradizione che si tramanda a partire dal nonno, poi il papà, chef di cucina, fino a lui, oggi l’executive chef della Sheraton di Catania. Saverio Piazza, da quando aveva 13 anni, sta ai fornelli e ha un pensiero fisso: “il sapore della cucina antica che significa l’uovo col sapore dell’uovo, il sapore della terra, il sapore di casa e dei sapori semplici. Lotto per dare luce ai sapori incontaminati, ai veri valori della tavola”. Cosa è la cucina semplice? La risposta è semplice: “E’ la cucina di casa tua, se a casa c’è qualcuno che sa cucinare – dice Piazza – è la cucina che non è pasticciata”. Lo spunto per fare quattro chiacchiere con Saverio Piazza è stata la serata “The Green Evening”, nell’ambito della rassegna “Jazz & Wine”, organizzata dalla Sheraton di Catania nei giorni scorsi. Quattro appuntamenti per i palati fini del jazz, ma anche della tavola, del buon vino e del buon cibo. Così dopo la prima del 2 novembre con il Kenny Werner trio, accompagnata da uno splendido buffet, ecco la serata con la chitarra di John Abercrombie (con Piero Leveratto e Fabrizio Sferra) che ha avuto una formula diversa per la cena. “Perché bisogna sempre cambiare – prosegue Piazza – mai riproporre la stessa cosa”. Ecco allora la cena che comincia, dopo l’aperitivo, senza attesa. Non appena si arriva nel salone e ci si siede, dopo pochi minuti, ecco arrivare il menu degustazione. Tutto frutto della creatività di Saverio Piazza che tiene a sottolineare: “Se dico che nel tortello metto i caliceddi, sono caliceddi e non sono finti caliceddi. Se dico che è oca di Tolosa, è oca di Tolosa. Noi crediamo nella ristorazione vera e organizziamo queste serate anche per dare a tutti un’opportunità di degustazione. Perché se la stella che viene assegnata ai migliori chef – continua – vuol dire che poi non si può più andare a mangiare in quel posto e allora non ci sto. Le porte della cucina devono essere aperte a tutti, anche a chi vive di stipendio”. In sostanza, il riconoscimento con la stella non deve essere penalizzante. Gli appassionati di jazz, ma anche gli appassionati della cucina dai sapori veri e senza pasticci di Saverio Piazza, si sono già dati appuntamento per il 16 maggio, quando è in programma “The Black and White Evening”, con il magico clarinetto di Dave Binney che sa già cosa suonerà. Saverio Piazza, invece, fra qualche settimana comincerà a pensare, provare e riprovare i piatti da proporre. Sempre nuovi, sempre veri. Per tutti. (Roberto Ginex)

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