Siracusa, sì ai concerti al Teatro Greco nonostante polemiche

“La stagione estiva dei concerti di musica al Teatro greco di Siracusa si svolgerà regolarmente”. Non hanno dubbi il sindaco Francesco Italia e l’assessore alla Cultura Fabio Granata che provano così a placare le polemiche sulla decisione di programmare i concerti al Teatro Greco dopo la fine della Rappresentazioni classiche della Fondazione Inda.

“I concerti estivi si terranno al Teatro Greco perché così ha deciso la commissione Anfiteatro Sicilia, che rilascia le autorizzazioni, e finora non ci risultano passi indietro – ha detto il sindaco – . Quanto alle condizioni della cavea, non noi ma le relazioni degli archeologi affermano la tutela discende dal rispetto delle prescrizioni previste, rispetto che ogni anno viene certificato dai rilievi fatti giornalmente, durante tutta la fase dell’attrezzamento, e dopo lo smontaggio delle strutture realizzate per non danneggiare il monumento”.

Secondo le relazioni redatte annualmente dalla Soprintendenza prima e dopo l’installazione della struttura lignea per le rappresentazioni classiche, emerge che il teatro non ha subito alcun deterioramento. Il problema principale sarebbe causato dalle intemperie e non dalla tipologia di spettacolo a danneggiare la struttura.

“L’ipotesi di un’altra area, anche alternativa, ci piace e non la scartiamo, ma per quest’anno è impossibile – ha aggiunto il primo cittadino – . Anche perché gli artisti hanno scelto proprio il teatro, e non è detto che – in piena prevendita – vogliano o possano modificare la scelta. E molti stanno sponsorizzando i concerti nei teatri di pietra, quindi non si può modificare in corsa a meno di gravi problemi sul teatro. Che in base alle relazioni dei tecnici, non sembrano esserci”.

Sulla stessa linea anche la posizione di Federalberghi Siracusa: “Basta polemiche sui concerti al Teatro greco. Così facendo si rischia di danneggiare l’immagine di Siracusa”, sottolinea il presidente Andrea Carpenzano: “C’è una discordanza temporale che rischia di danneggiare l’immagine di una città che cerca di incrementare il suo posizionamento nel circuito turistico. Siamo a favore degli interventi di recupero ma senza alcun ostacolo alla promozione di eventi di grande appeal capaci di rappresentare linfa per il tessuto economico del territorio. Avremmo dovuto avere, già dallo scorso anno – spiega – la possibilità di sponsorizzare i concerti mediante tutti gli strumenti di comunicazione a disposizione, e di creare partneship tra aziende di servizi per costruire pacchetti ad hoc. Oggi avremmo dovuto avere tutte le strutture al completo per quelle date e, così come gli alberghi, prenotazioni in tutte le agenzie di servizi annessi. Ad un paio di mesi dall’inizio della stagione, invece c’è spazio solo per polemiche e per creare terrorismo sul degrado del bene storico più iconico di Siracusa. Se le criticità del sito sono reali e certificate da organi competenti – conclude Carpenzano – a tempo debito, si potrà pensare di destinare ad altro luogo i concerti ma non sicuramente per quest’anno”.

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