Skal Club: legge, osservatorio e programmazione

Ecco le richieste avanzate dagli operatori siciliani durante l’Open Forum

Una nuova legge sul turismo, un Osservatorio Turistico con funzione di previsione di flussi e non solo di consuntivo e una programmazione, almeno triennale, a livello regionale. Ecco le richieste avanzate dagli operatori turistici siciliani così come le ha sintetizzate Salvatore Scalisi, presidente dello Skal Club, durante l’Open Forum promosso dallo Skal Club di Palermo che si è svolto sabato 17 febbraio 2007 presso l’Hotel La Torre di Mondello. Così Lucio Messina, Past President Skal International Palermo, riprendendo le parole di Giuseppe Cassarà, presidente Fiavet, che “la Legge sul Turismo, passata come legge di riforma, in realtà non ha riformato niente”, ha sottolineato l’importanza di una legge che riformi il settore e che affronti e risolva tutti i problemi legati al comparto e determini norme e regole certe. Magari anche con l’istituzione di un Agenzia regionale per la promozione del turismo nella regione, proposta più volte da Cassarà. “Siamo stati i primi a proporre l’Agenzia – ha detto il presidente Fiavet – e mentre tutti gli altri hanno ripreso la nostra idea, a partire dall’Enit che si è trasformato in Agenzia nazionale, e alcune regioni come Lombardia e Campania, noi invece siamo rimasti indietro”. “Secondo le ultime ricerche sui flussi turistici – ha sottolineato Giovanni Di Giovanni, presidente dell’associazione albergatori di Palermo – la Sicilia registra 14 milioni di presenze, ma di questi il 35% è costituito da movimento interno”. Per Di Giovanni, inoltre, occorre puntare sul segmento del commerciale, contribuendo a rilanciare anche le attività congressuali e fieristiche. Su questo punto si è soffermato anche Salvatore Sammartano, assessore provinciale al Turismo e presidente del Convention Bureau di Palermo nel corso del suo intervento. “La Sicilia non è solo turismo balneare e culturale. Per rispondere alle nuove esigenze del turista, oggi puntiamo anche su altri nuovi prodotti turistici: parchi, sport, nautica, congressuale e turismo commerciale. La Provincia – ha sottolineato Sammartano – già da alcuni anni ha deciso di investire su questi settori fino ad ora considerati marginali, immaginando che proprio da questi potesse ripartire il rilancio”. L’ultimo atto concreto è l’istituzione del Convention Bureau di Palermo, che a poco più di tre mesi dalla sua nascita conta già 60 imprese che rappresentano l’intera filiera del comparto. Punti di forza dell’Isola, secondo Sammartano, anche il fatto che “la Sicilia sia l’unica regione dove la destagionalizzazione è realtà” e soprattutto la Sicilia “è l’unica ad aver un unico marchio che la caratterizzi all’estero”. Infine l’assessore ha ribadito l’importanza attribuita dalla Provincia al turismo nautico. Ed Elio Ciralli, esperto del segmento, ha spiegato come ormai la portualità turistica sia tra gli standard riconosciuti per il completamento dell’offerta turistica di una destinazione perché questa risulti competitiva.

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