Le transenne nel tempio di Segesta sono state erette per garantire la sicurezza del pubblico, in conformità con le norme per la sicurezza ai sensi della legge 626/94. Replica così Rossella Giglio, dirigente del servizio per i beni archeologici della soprintendenza di Trapani a Giovanni Masaniello, a nome dell’Associazione Guide della provincia di Trapani, che in una lettera, pubblicata su sicilia.travelnostop.com lunedì 2 marzo, le definiva pericolose.
“Queste misure di sicurezza – si legge invece nella nota della soprintendenza di Trapani – si sono rivelate indispensabili in conseguenza delle intemperie invernali che hanno reso potenzialmente pericoloso l’accesso al tempio. A questo aggiunga la responsabilità di tutelare il monumento rispetto al presente e soprattutto al futuro calpestio dei visitatori, che a lungo andare avrebbe potuto contribuire a danneggiare il tempio. Il compito di questo ufficio è di garantire la fruizione del monumento senza comprometterne la conservazione, e pensiamo che le transenne siano un buon compromesso rispetto a questi due obiettivi. Riteniamo inoltre che la vista ravvicinata del tempio non intacchi “il legame mistico e poetico della sacralità del luogo”, e che anzi l’impossibilità di accedervi gli restituisca quello stesso potere magico-religioso che esercitava sugli abitanti di Segesta”.