Terme Sciacca e Acireale, arriva l’ennesima bocciatura

La Cassa Depositi e Prestiti ha escluso la partecipazione delle Terme di Sciacca e Acireale al bando nazionale rivolto agli immobili di pregio con destinazione ricettiva degli enti pubblici e privati. Attraverso un fondo immobiliare sottoscritto dal Ministero del Turismo, alimentato da risorse del PNRR, Cassa depositi e prestiti si sta occupando della valorizzazione, della competitività e della tutela del patrimonio ricettivo dell’Italia meridionale.

La manifestazione di interesse presentata dalla Regione, che riguardava le Terme di Sciacca ed Acireale, però non è rientrata tra i 30 immobili ammessi alla fase finale del bando pubblicato da Cassa Depositi e Prestiti. Il bando prevedeva l’utilizzo di 150 milioni di euro di fondi del Pnrr con l’obiettivo di acquisire beni patrimoniali infruttuosi per un rilancio sul piano turistico, con valorizzazione e messa in funzione.

“Il secondo step – spiega il capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro – è risultato fatale all’istanza presentata nell’agosto dello scorso anno dalla Regione Siciliana. La domanda non è stata valutata corrispondente ai parametri previsti dal bando, a quanto pare per gli importi elevati occorrenti. Una decisione che frena il percorso di risanamento e recupero del patrimonio delle due strutture termali pubbliche siciliane. Adesso occorre urgentemente affrontare la nuova situazione che si è venuta a creare e individuare strade alternative per una riqualificazione quanto mai immediata per le prospettive di queste due grandi risorse da troppo tempo chiuse”.

Tra poco più di un mese saranno trascorsi 8 anni dalla decisione dell’allora governo della Regione di chiudere gli impianti termali. Una chiusura che, a quanto, pare è destinata a continuare.

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