Il nome di Vincenzo Tusa e della moglie Aldina Cutroni resteranno per sempre legati alla storia del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria.
Nel giorno del centenario della nascita del grande archeologo siciliano, infatti, si è svolta una cerimonia durante la quale le ceneri della coppia dei due insigni studiosi sono state poste in un sacello collocato all’interno di un giardino dedicato alla loro memoria, che è stato realizzato in prossimità della Casa del viaggiatore, nell’area del Parco di Selinunte che guarda al mare.
Alla celebrazione – resa possibile grazie alla volontà di Lidia Tusa, figlia di Vincenzo e Aldina, e dello zio Alessandro Tusa – hanno partecipato l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà, il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano, il direttore del Parco archeologico Bernardo Agrò e alcuni dei collaboratori storici dell’archeologo.
“Abbiamo aderito volentieri al desiderio della famiglia di ospitare nel Parco di Selinunte le ceneri di Vincenzo Tusa e della consorte Aldina – spiega il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci -. Quelle suggestive testimonianze archeologiche, che trasudano storia plurisecolare, sono anche il frutto dell’impegno di una vita dei coniugi Tusa, impegno tenace e costante, profuso con passione e rigore scientifico. E questo era anche il legittimo desiderio del figlio Sebastiano».
“La deposizione delle ceneri e la collocazione di una targa a memoria, nel centenario della nascita di Vincenzo Tusa – sottolinea l’assessore Samonà – legherà in modo indissolubile la figura del grande archeologo siciliano e della moglie a un luogo che, proprio grazie alla loro ricerca e al loro impegno scientifico, è diventato l’attuale Parco; un luogo della memoria che, attraverso la bellezza delle vestigia, ci ricorda la grandezza della nostra storia”.
“Sono molto grato a Lidia Tusa – dice il direttore del Parco, Bernardo Agrò – per aver consentito di seppellire le ceneri dei propri genitori in questa terra che hanno molto amato e alla quale hanno dedicato buona parte della loro vita professionale. È un gesto di grande sensibilità e rispetto per i siciliani tutti”.