Ci avviamo verso la conclusione della stagione turistica e l'andamento altalenante della Sicilia suscita opinioni discordanti. Così se l'assessore regionale al Turismo Nino Strano e il presidente di Federalberghi Nico Torrisi parlano di "crescita a macchia di leopardo", alcuni operatori la pensano diversamente. Salvo Zappalà, ad esempio, commentando la news "Torrisi: il vino tira ma ancora poco turismo enogastronomico" pubblicata ieri su sicilia.travelnostop.com, si dice scettico sulla ripresa annunciata da più parti. E sostiene che i numeri riguardo i flussi turistici provenienti dal Giappone sono poco significativi se si considera che "a fronte di un totale presenze registrato nel 2009 pari ad 11.397.745 (- 9,49% rispetto al 2008 ovvero oltre 3 milioni di presenze perdute negli ultimi tre anni) le presenze giapponesi si attestano su 63.568 (-13,37% rispetto all'anno precedente) per un quota di mercato pari allo 0,55%".
La soluzione, secondo Zappalà, è che il presidente della Regione Raffaele Lombardo assuma in prima persona la guida del turismo siciliano con la speranza di assistere ad una nuova stagione in grado di rilanciare realmente lo sviluppo dell'isola. "Chiediamo inoltre – aggiunge -dato che sono stati assegnati i bandi per la promozione turistica, per circa 25 milioni, quali sono i criteri sui quali le società assegnatarie orienteranno l'azione di promozione". Dello stesso avviso anche Giovanni Messina: "è la solita lotteria dei numeri. Perché non chiedere ai tour operator siciliani come stanno le cose? E comunque, a poco valgono le presenze quando i prezzi medi delle camere d'albergo sono in picchiata. Le aziende alberghiere siciliane sono destinate a licenziare il personale ed a chiudere i battenti se si continua a ribassare i prezzi". Entrambi i commenti, in versione integrale, possono essere letti cliccando sulla news "Torrisi: il vino tira ma ancora poco turismo enogastronomico".
