Al turismo siciliano solo le briciole dei fondi comunitari

Solo briciole per turismo e beni culturali siciliani nel prossimo futuro. La programmazione comunitaria 2014/20 prevede infatti un taglio netto dei fondi dedicati al settore: solo 106 milioni su 709 disponibili, infatti, sono stati certificati, per una performance che è risultata la peggiore in assoluto tra tutte le programmazioni regionali. La notizia è stata annunciata dal dirigente generale del dipartimento Programmazione della Regione, Vincenzo Falgares nel corso di una audizione in commissione Bilancio all’Ars.

“Alla luce di questi ingiustificabili dati – afferma la deputata M5S Claudia La Rocca – pare che siano state ridotte all’osso le risorse per la prossima dotazione finanziaria. In pratica verranno destinati agli obiettivi tematici 3 e 6, Beni Culturali e Turismo, soli 210 milioni di euro. Inoltre pare ci sia stata anche la richiesta specifica di definire per i prossimi interventi aree identificate e non generiche. Questo si è tradotto nella scelta di dirottare le esigue risorse prevalentemente verso i siti grandi attrattori, ovvero quelli Unesco”.

Gli altri comuni siciliani, secondo La Rocca, “potrebbero utilizzare i prossimi fondi Fsc (fondi di sviluppo e coesione) e Pac (piani di azione e coesione) per il periodo 2014/2020, anche se attualmente non ci sono certezze in merito”.

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