Le arancine ora parlano cinese, l’idea di Sfrigola

L’arancina siciliana supera i confini europei e arriva in Cina. Lo fa grazie a Sfrigola, il negozio di arancine di Adriano ed Emanuele Pizzurro, che da Palermo lancia una box con all’interno una brochure che descrive il procedimento di realizzazione del prodotto.  La presentazione, correlata di Qr Code, rimanda a un video in cui lo chef è intento a spiegare tutti i passaggi della ricetta, anche in lingua cinese. Non solo i sottotitoli in mandarino, ma anche la voce del protagonista della clip. L’intelligenza artificiale ha trasformato la voce di Emanuele Pizzurro e l’ha avvicinata ai clienti internazionali. C’è la spiegazione in italiano, ma anche quella in inglese fino alla versione cinese.

La latta è personalizzata con il disegno stilizzato di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo e di cui ricorre nel 2024 il quattrocentesimo anno della festa. All’interno è possibile trovare un grembiule, un mestolo e gli ingredienti necessari per mettersi in gioco nella preparazione della arancine palermitane. D’altronde per provare a realizzare le arancine anche in Cina bastano solo un chilo di riso, 100 grammi di farina, 200 grammi di pangrattato e una bustina di aromi.

“Con questa scatola – dice Adriano Pizzurro – abbiamo deciso di rendere onore a Palermo e alla sua Santa, nell’anno in cui ricorrono i 400 anni del “festino”, un anniversario molto sentito dai palermitani. E lo facciamo, vista la nostra già affermata clientela internazionale, con il nostro prodotto di punta che potrà essere preparato senza limiti geografici e linguistici”.

La box, attualmente acquistabile negli store fisici di Sfrigola (Palermo, Erice, San Vito Lo Capo, Milano e Bucarest), potranno essere spediti in tutte le parti del mondo. Così da far vivere l’esperienza della preparazione del piatto tipico siciliano ovunque.

 

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