Il Ristorante Charleston, gioiello culinario e storico tempio della cucina palermitana, riapre ufficialmente le porte dopo un attento periodo di ristrutturazione e innovazione nel cuore del capoluogo siciliano. Questo nuovo inizio parte dall’impegno della terza generazione della famiglia Glorioso, ideatori del progetto di ristrutturazione iniziato mesi fa, per portare nel capoluogo siciliano una formula più contemporanea di all day dining.
Si comincia dunque dal Charleston Caffè al piano terra, che accoglie tre proposte diverse, con una colazione d’autore ricca di una proposta internazionale ed una linea di pasticceria ma anche un business lunch al Bistrot, che ripropone i grandi classici del ristorante, come l’Involtino di pesce spada e la Melanzana Charleston. Ci si sposta poi nel pomeriggio per l’afternoon tea, e per concludere la sera si anima il Cocktail Bar grazie alla drink list ideata dal bartender Flavio Giamporcaro. Al primo piano si svela il nuovo fine dining, il Ristorante Charleston, cuore pulsante del nuovo progetto e guidato dal giovane Executive Chef Gaetano Verde, palermitano e classe 1995 che proporrà̀ una versione rinnovata dell’alta cucina italiana con un accento territoriale.
Lo chef palermitano vanta un importante curriculum e una tecnica consolidata nonostante la giovane età, grazie al suo percorso culinario tra le cucine di Taverna Estia, due stelle MICHELIN a Napoli e poi a Londra, al Lebury due stelle MICHELIN e 14° nella classifica dei The 50 Best Restaurants ed infine a Parigi, presso il Ritz, dove tocca con mano il senso e le dinamiche della grande ristorazione dell’hôtellerie. Dopo anni di formazione a Parigi e la partecipazione a un Master in Management della ristorazione alla Mad Accademy di Copenaghen, torna in Italia, lavora prima da Organika, in Toscana, per finalmente rientrare a Palermo e approdare al Charleston.
Particolare attenzione è stata posta anche sull’arredo di Casa Charleston. La progettazione degli spazi è firmata dal designer Sergio Colantuoni, lifestyler che ha plasmato gli ambienti con elementi di modernità e richiami del passato. “Mi sono ispirato alla memoria del luogo, all’eredità del Charleston, studiando la stratificazione di stili, per dare nuova identità al luogo, per cui troverete la carta da parati di inizio secolo scorso e gli stucchi in tutto il locale, ma utilizzati in chiave innovativa”, spiega il designer.