Prenderà il via venerdì 4 maggio, nell’atrio ‘Paolo Borsellino’ della Biblioteca Comunale di Casa Professa, ‘Ballarò tra storia, cultura, tradizioni e linguaggi di strada’, progetto promosso dall’associazione ‘Officina Ballarò’, che per tutta l’estate trasformerà il quartiere palermitano in una galleria d’arte a cielo aperto.
Un calendario di eventi aperti alla città, che consentiranno di respirare arte a 360 gradi e, utilizzando i più diversi linguaggi espressivi, rivitalizzare alcuni siti degradati di Ballarò.
Il via alle danze sarà dato alle 18 con il concerto di ‘Ranieri Schicchi and Surfing notes’. Per l’occasione si potrà ammirare la mostra ‘Locus Arte e Cultura’ dei maestri Stefano Donato e Filippo Lo Iacono con opere che raccontano Ballarò.
Nell’attiguo lavatoio medievale, invece, la mostra fotografica ‘Palermo di luce e d’ombra’ di Giorgio Di Fede: 30 foto dalle quali traspare una Sicilia piena di contraddizioni mai risolti.
Spostandosi nella Chiesa dei SS. Crispino e Crispiniano si potrà farsi rapire dalla bellezza degli abiti di Filippo Calì con la mostra ‘Il Gattopardo sfila a Ballarò’. Pezzi unici che portano il sogno a Ballarò, ricordando un po’ la visita a Casa Professa di don Pirrone, prete di casa Lampedusa, durante una passeggiata palermitana in carrozza. Insieme a lui le opere pittoriche di Salvatore Napolitano e delle sue ‘Raffinate Libertà’.
Contestualmente, si potranno ammirare i gioielli della ‘Via Corallai di Montecarlo’, espressione della tradizione dei corallai trapanesi. Alle 16.30 del 9 maggio, nella stessa si potrà assistere al concerto musica classica a cura di Giusi Arini.
Tutte le esposizioni si potranno visitare sino al 30 maggio (dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30; il mercoledì dalle 8.30 alle 17.30).
Con il 4 maggio il progetto ‘Ballarò tra storia, cultura, tradizioni e linguaggi di strada’ decolla con un programma che, sino alla fine di giugno, prevede estemporanee di pittura, concerti, installazioni artistiche di rara bellezza, come quella di farfalle multicolor in Vicolo Cagliostro della ‘WEV Eventi’ di Cinzia Mandalà; esposizioni di manufatti artigianali siciliani come le ‘MandalaBags’ di Gisella Mandalà con l’associazione ‘Isola dei Tesori’; mostre di giocattoli antichi; la presentazione del libro ‘Il guanto Bianco di Cagliostro’ di Lucia Vincenti insieme al percorso visivo con la serie delle ‘Teletavole’ di Antonio Gaeta; la mostra fotografica ‘Amunì a Ballarò’ dell’omonimo gruppo composto da Fabio Artusi, Massimo Francese e Nino Pillitteri; quindi i ‘Social’ di Gianpaolo De Filippi dai balconi di Palazzo Bonocore. Senza dimenticare l’apertura della Galleria del Conte Cagliostro (I edizione) con la mostra ‘I colori di Ballarò’ di Francesco Anastasi.
Tra i momenti più attesi, il restauro dell’edicola votiva di via Rua Formaggi 66, raffigurante una Madonna con Bambino e Santi, per il quale l’associazione ‘Officina Ballarò’ ha ottenuto il nulla osta dalla Sovrintendenza ai Beni culturali a ambientali della Regione Siciliana.
Il progetto rientra nel ricco calendario di eventi di ‘Palermo Capitale Italiana della Cultura’.