A Palermo 3 weekend alla scoperta del Genio: aperti 15 siti

Al via il festival per scoprire il Genio di Palermo tra visite, esperienze e passeggiate, organizzato congiuntamente dalla Fondazione Le Vie dei Tesori e dall’Università di Palermo, che si apre oggi (sabato 21 maggio) e andrà avanti per tre weekend, fino al 5 giugno, sempre sabato e domenica.

“Il Genio ci ricorda con orgoglio il nostro rapporto con il mare, ci interpella con i nostri pregi e difetti – dicono il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Mario Zito – nel nome del Genio, speriamo che Palermo non sia mai una città cannibale, ma pronta a dare. E farlo con Le Vie dei Tesori vuol dire riscoprire la nostra autostima, Palermo è bellissima e non c’è bisogno che ce lo ricordino da fuori”.

Apriranno una quindicina di luoghi, sempre uniti dal filo rosso della genialità e creatività, poi esperienze, passeggiate guidate dai professori universitari e un focus all’Orto Botanico.

A partire da Palazzo Isnello (via Isnello 10, traversa di corso Vittorio Emanuele) che aprirà per la prima volta le porte al pubblico dove si scoprirà un inatteso e bellissimo affresco del Trionfo di Palermo, firmato dal pittore Vito D’Anna che lo realizzò su incarico di don Vincenzo Termine di Isnello, a metà ‘700.

Oltre a Palazzo Isnello, il Genio si ritroverà nell’arazzo settecentesco di Palazzo Comitini e lungo lo scalone monumentale di Palazzo delle Aquile; poi i luoghi che sono espressione di una straordinaria genialità nell’arte, nella storia, nella scienza, come la Specola con i suoi telescopi da cui scrutare stelle e pianeti (che aprirà i prossimi due venerdì dalle 9,30 alle 12,30); il MEC, il nuovissimo museo tecnologico dedicato al mondo di Steve Jobs.

Il programma è un vero viaggio dentro l’estrema versatilità di personaggi straordinari, del passato e del presente, dagli stuccatori Serpotta all’Oratorio dei Bianchi, alla mano geniale di Ernesto Basile nelle 34 tavole ad Architettura (presentate dagli stessi professori universitari) alla tragica creatività dei prigionieri nelle antiche carceri dello Steri. I geni del passato nella biblioteca di Casa Professa, la precisione ingegneristica delle canalizzazioni dell’acqua potabile (i serbatoi di San Ciro o le sorgenti del Gabriele), la mano degli architetti di ieri, da Palazzo Costantino, nume diruto della città con il suo affresco superstite; Villa Zito con la sua collezione di paesaggisti ottocenteschi o la Casina Cinese con la tavola matematica, vero esempio di genialità al servizio della privacy. E Palazzo Valguarnera dove l’artista Marco Papa sta rileggendo il Genio ma alla sua maniera: “Il Nono Genio” é formata da un ciclo di disegni e una piccola scultura in pece greca, modellata e scolpita, con i corpi degli animali che diventano parte degli arti di un re, che muta e incarna un rigenerato popolo palermitano.

Il programma del festival Il Genio di Palermo, le schede e gli approfondimenti sono sul sito www.leviedeitesori.com con tutte le info necessarie per partecipare a visite, passeggiate, esperienze.

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