Big data per monitorare flussi turistici? Domani workshop a Palermo

Con lo sviluppo di internet anche le tradizionali forme di misurazione delle performance del settore turistico stanno subendo grandi cambiamenti, grazie all’implementazione di strumenti innovativi.

Il passaggio dalla raccolta cartacea dei dati di arrivi e presenze alla rilevazione on line non sembra avere portato grandi miglioramenti agli storici problemi di tempistica. Nello stesso tempo nuovi indici, valori e informazioni vengono ormai raccolti ed elaborati da social network, piattaforme specializzate e produttori di channel manager. Ultimamente anche nel settore turistico si è affacciata la possibilità di raccogliere ed utilizzare i big data, sebbene si discuta ancora su quali informazioni possano fornire e come utilizzarle. La completezza delle informazioni non può tuttavia prescindere dai dati forniti dalle rilevazioni field e dalle stime sugli indicatori di consumo.

Per la Sicilia il problema della valutazione delle performance turistiche è da considerarsi attuale anche nell’ottica della progettazione distrettuale, che spesso ha incluso tra le azioni la realizzazione di OTD (osservatori turistici di distretto).

È questo il punto di partenza del workshop “Conoscenza e monitoraggio dei flussi turistici: bastano solo arrivi e presenze? L’approccio offerto dai big data” che si terrà domani, martedì 10 maggio a Palermo, alle 10, nella sala Borsellino nella sede dell’assessorato regionale al Turismo, in via Notarbartolo.

Al workshop Vincenzo Asero, Sandro Billi, Saverio Panzica, Giorgio Skonieczny, Sergio Stumpo discuteranno con Natalie Livingstone, responsabile destination di ADARA; e Jonathan Sumner – VP Business Development EMEA, Adara Inc, società americana che da diversi anni opera con i big data e ha tra i suoi clienti importanti imprese, destinazioni e DMO come ad esempio Visit Britain.

Il workshop è organizzato Artù – Associazione Ricercatori Turismo – che da diversi anni è impegnata nella promozione di temi sui fenomeni collegati al turismo, coniugando l’approccio della ricerca con le esigenze del settore pubblico e di quello privato.

 

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