Il festival delle Vie dei Tesori ritorna nel Val di Noto da sabato 1 a domenica 16 ottobre, con visite, passeggiate ed esperienze dando così vita a un programma articolato costruito con le giovani associazioni sul posto e il supporto dei Comuni di Scicli e Ragusa.
“Partecipiamo con grande piacere da cinque anni alle Vie dei Tesori che ci permettono di far conoscere siti che non fanno parte dei circuiti abituali; e il periodo scelto sarà un’ulteriore spinta per il turismo non stagionale” dice il sindaco di Ragusa Peppe Cassì, mentre il suo collega di Scicli, il neo sindaco Mario Marino, sottolinea come “i luoghi conosciutissimi fanno da attrattore ma vorremmo inserirne tanti altri meno noti nella prossima edizione. Quest’anno non si potranno visitare le grotte di Chiafura ma è stata appena finanziata un’imponente operazione di restauro e speriamo di poterle riaprire nei prossimi mesi”.
In stretta collaborazione con la Pro Loco a Scicli si potrranno visitare il Palazzo del Comune, diventato un museo sul set cinematografico delle avventure del famoso Commissario Montalbano, perché proprio qui viene ambientato l’interno del commissariato di Vigata nella famosa fiction campione di incassi. E ancora il bellissimo e ottocentesco Palazzo Busacca; Palazzo Bonelli Patanè, che conserva le tappezzerie e gli arredi originali; e Palazzo Spadaro con i balconi a mensoloni e il ponticello. E ancora un altro museo spontaneo, dentro la chiesa di San Vito, dedicato alle “carcare”, le antiche fornaci; l’antica farmacia Cartia, che sembra essere rimasta all’800; il Museo del costume e della cucina, profondamente legato al “famoso” cioccolato. Due le chiesette rupestri e tre chiese particolari: chiesa di San Vito; Santa Maria della Consolazione; Santa Teresa; infine, un luogo che è simbolo di rinascita sociale: il convento domenicano del Rosario oggi Centro diurno per giovani in difficoltà. Infine, il presepe della Grotta delle Cento Scale. Una passeggiata condurrà invece alla scoperta dei palazzi delle famiglie più abbienti della Scicli seicentesca, prima del terremoto.
Tra chiese barocche, palazzi sontuosi, collegi, musei, ma anche cave dimenticate, grotte misteriose e presepi imponenti clicca clicca qui per conoscere i 13 luoghi aperti a Scicli
A Ragusa si parte dal Duomo di San Giorgio con la suggestiva visita in notturna (soltanto domenica 2 ottobre, tre turni di un’ora dalle 21 alle 23); gli affreschi medievali sopravvissuti di Santa Maria delle Scale; le tombe dei nobili ragusani e la cappella degli Arezzo di Donnafugata nella gotica San Francesco all’Immacolata, a Ibla; poco lontano c’è la chiesa della Maddalena; e il Santissimo Salvatore.
E ancora la chiesa di Sant’Agnese, vicino al Duomo; la chiesa dell’Annunziata, nell’antica Ciudecca ebraica di Ragusa; la seicentesca chiesa di San Filippo Neri. E poi Cava Gonfalone, da dove, per oltre 200 anni, i “pirriaturi” hanno estratto i blocchi di pietra con cui è stata ricostruita Ragusa Ibla.