Il Genio di Palermo, ecco il festival tra visite ed esperienze

E’ dedicato al Genio di Palermo l’edizione primaverile del Festival Le Vie dei Tesori, organizzato congiuntamente dalla Fondazione Le Vie dei Tesori e dall’Università di Palermo. Genio come figura identitaria della città ma anche, in senso esteso, come parola che indica talento, capacità di intuizione e di innovazione di cui l’Università vuole essere incubatore e lievito.

Accanto alle visite, alle passeggiate, alle esperienze, una mostra all’Orto Botanico che racconterà il “Genio di Palermo”, la rassegna curata dal 1998 al 2005 dalla storica dell’arte Eva Di Stefano coinvolgendo gli artisti che ne furono protagonisti; un incontro tra “geni di Palermo”, in gran parte ex studenti dell’Ateneo, che potranno raccontare il loro percorso professionale; le passeggiate guidate da professori universitari ed esperti che condurranno tra meraviglie botaniche, tesori d’arte, collezioni scientifiche.

A tenere a battesimo il progetto lo stilista Domenico Dolce che nel corso della presentazione alla stampa, era accanto al rettore dell’Ateneo Massimo Midiri, al prorettore alla Terza Missione Maurizio Carta, al presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori, Laura Anello, al presidente del Comitato scientifico della Fondazione Le Vie dei Tesori e ex rettore, Giuseppe Silvestri.

“La Sicilia – ha detto lo stilista Domenico Dolce – è una maitresse, la puoi mostrare a tutti ma difficilmente la conquisti sul serio, perché è e resta unica. Noi siciliani questo non lo abbiamo ancora capito, siamo costretti ad andare via ma avremo sempre la voglia di ritornare e costruire  Se posso essere utile alla Sicilia, ci sono. Non ci sono geni straordinari, ma siamo tutti geni; possiamo essere geni prigri, geni diligenti e geni affamati, quest’ultimo sviluppano idee meravigliose”.

Un’inedita rassegna di tre weekend – 21 e 22, poi 28 e 29 maggio, 4 e 5 giugno – che seguirà la formula consolidata del festival autunnale, ma che per la prima volta avrà una “guida” tematica, come il Genio. Si partirà alla sua ricerca nei luoghi dove è rappresentato o comunque immaginato, siano essi antichi palazzi inediti, collezioni pubbliche, laboratori e musei universitari, piazze e cappelle. Dalle statue più conosciute in piazza Rivoluzione o all’Orto Botanico, a quelle del tutto inedite, nei saloni privati di Palazzo Isnello (che apre al pubblico per la prima volta in assoluto) o in un arazzo settecentesco a Palazzo Comitini; poi i luoghi che sono espressione di una straordinaria genialità nell’arte, nella storia, nella scienza.

Il fetsival sarà un vero viaggio dentro la creatività, l’innovazione, l’estrema versatilità di personaggi straordinari, del passato e del presente; i talk con accademici e artisti, a partire proprio da Domenico Dolce. Spigolando qua e là, ecco il principe degli stuccatori Serpotta all’Oratorio dei Bianchi, e la mano geniale di Ernesto Basile nelle 34 tavole ad Architettura, i geni del passato nella biblioteca di Casa Professa, e quelli del presente tecnologico al MEC Museum; la precisione ingegneristica delle canalizzazioni dell’acqua potabile (i serbatoi di San Ciro o le sorgenti del Gabriele), e quella degli architetti di ieri, a Palazzo Valguarnera o a Villa Zito.

E siccome sempre delle Vie dei Tesori si tratta, non potevano mancare le amatissime passeggiate – sulle tracce del Basile o di Carlo Scarpa, sui passi del Grand Tour, tra spazi pubblici e luoghi privati, aree verdi e borghi art nouveau – e le esperienze da non perdere: in volo sulla città carpendo segreti al buon Leonardo, o andar per mare o di notte all’Orto Botanico; entrando al Museo del Risorgimento alla ricerca di inghippi settecenteschi o nello studio d’artista di uno che il Genio l’ha interpretato in chiave contemporanea, come Domenico Pellegrino.

Il programma del festival Il Genio di Palermo sarà presto disponibile sul sito www.leviedeitesori.com con tutte le info necessarie per partecipare a visite, passeggiate, esperienze.

editore:

This website uses cookies.