In questa seconda edizione varcherà i confini siciliani la manifestazione “Me&Sea, Sicilian EAst coast” che punta a promuovere la salvaguardia e la diffusione della risorsa marina, la valorizzazione delle principali tematiche culturali riguardanti il Mediterraneo e il confronto con realtà lontane e vicine che possano rappresentare un modello di crescita. La seconda edizione si è estesa sulla costa orientale siciliana come spinta da una corrente dello Stretto sviluppandosi nellʼacronimo imperfetto di SEA, “Sicilian EAst coast”. Due le macro aree all’interno delle quali rientreranno le attività in programma: il dialogo interculturale e interdisciplinare, e la salvaguardia ambientale.
Nello specifico: 20 maggio, Catania – arte, scienza & divulgazione scientifica; 21 maggio, Acitrezza – salvaguardia & tutela ambientale; 22 maggio, Aspromonte – scoperta del territorio; 28 maggio, Maregrosso – valorizzazione culturale e territoriale; 29 maggio Capo Peloro – rapporto con il mare.
Ciascuno spazio si caratterizza per il particolare approccio all’interno del quale si collocano le attività : sulle pareti dei Laboratori Nazionali del Sud, un murales realizzato dall’artista catanese Poki sintetizza il connubio tra arte, scienza; nell’area marina protetta Isole Ciclopi è previsto il talk “Dialoghi sul mare: la crescita Blu”, incontro informale tra professionisti del settore al fine di incentivare la crescita di un network del mare.
L’escursione in Aspromonte rappresenta un’opportunità di scoperta del territorio da un insolito punto di osservazione sia rispetto ai centri urbani, sia rispetto alla Sicilia stessa.
Uno dei progetti di riqualificazione previsti dal Comune di Messina è la costituzione della Via del Mare che collegherà la via Don Blasco a via Maregrosso. Le due vie, esempi di una mancata valorizzazione culturale e territoriale, saranno l’obiettivo della prima giornata europea del mare a Messina. In via Don Blasco avverrà la pulizia delle spiaggia e di uno spazio da poco restituito alla città, mentre in via Maregrosso, degli interventi di arte urbana cercheranno di accorciare la distanza forzata col mare. Gli interventi d’arte previsti accorceranno questa distanza imposta dalle barriere di un urbanizzazione che ha lentamente separato la città dal mare e, al tempo stesso, recupererà l’eredità artistica del Cavalier Cammarata, ritenuto il maggiore artista outsider del ‘900 siciliano, che trasformò la sua baracca in cui viveva in via Maregrosso in un museo a cielo aperto fatto di opere coloratissime costruite con elementi di risulta e pietre raccolte in spiaggia. Cammarata ribattezzò la strada “Via Belle Arti”.
Nel suggestivo scenario di Capo Peloro, invece, si svilupperanno le attività sportive, eno-gastronomiche e di trekking urbano a stretto contatto con il mare.