Non solo Florio e Basile, ma la felice fusione di tante voci che hanno dato vita a un’epoca irripetibile. A Palazzo Sant’Elia fino al 30 maggio è aperta al pubblico apre la mostra “Palermo Liberty-The Golden Age”, dedicata alla fioritura di questo stile nel capoluogo siciliano. L’esposizione presenta la produzione più significativa dei protagonisti dell’Art Nouveau e si propone di offrire una testimonianza inedita sulle arti, affrancate dalla distinzione fra maggiori e minori.
The Golden Age, una vera e propria età dell’oro, che ha visto lavorare insieme grandi progettisti, pittori, scultori, decoratori, artigiani e imprese produttive per realizzare una città nuova, adatta alle esigenze della modernità e della borghesia. La peculiare fisionomia del Liberty palermitano è qualificata dall’attività di artisti formatisi tra la scuola di Francesco Lojacono e il cenacolo di Ernesto Basile, tra cui Paolo Bevilacqua, Michele Cortegiani, Ettore De Maria Bergler, Luigi Di Giovanni, Gaetano Geraci, Salvatore Gregorietti, Ettore Ximenes, Antonio Ugo (tutti presenti in mostra) e altri raffinati interpreti della “collaborazione unitaria” fra le arti.
Simbolo di questa stagione e della mostra è il bellissimo mosaico del Panificio Morello del mercato del Capo, noto come la “pupa del Capo”, scelto come immagine della rassegna. L’opera, che raffigura Demetra, dea pagana protettrice dei cicli vitali del raccolto, è esposta in una installazione immersiva di Laura Galvano. In mostra dalla Galleria d’arte moderna di Roma, anche il prezioso secretaire disegnato da Ernesto Basile e prodotto dal mobilificio Ducrot con interventi pittorici di Ettore De Maria Bergler e figurine in bronzo di Antonio Ugo.
Esposte circa cinquecento opere, tra disegni di architettura e di arti applicate, arredi, dipinti, sculture, bassorilievi, arazzi, ceramiche, bozzetti decorativi, fotografie, vetrate, gioielli e abiti, provenienti da collezioni e archivi pubblici e privati capaci di offrire uno spaccato di ampio respiro e un approfondimento critico su una stagione felicissima. L’arco cronologico della mostra si snoda attraverso quattro sezioni temporali (1897-1902; 1903-1910; 1911-1919; 1920-1923) con richiami a precedenti significativi come l’Esposizione Nazionale del 1891. Fra i molti arredi, spiccano i mobili della casa studio di Ernesto Basile in via Siracusa, che presto saranno fruibili grazie al progetto della Casa Museo Basile, che verrà realizzato in seguito alla collaborazione fra l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e l’Archivio Basile.
La rassegna è arricchita da video installazioni, realizzate da Calogero Sorge, foto e materiale video (sulla Targa Florio e le officine Ducrot) e offre il Liberty nella sua interezza grazie, anche, alla preziosa selezione di abiti e accessori della collezione Piraino e a una sezione di gioielli siciliani e disegni di oreficeria a cura di Maria Concetta Di Natale.