L’innovazione nell’agricoltura per attrarre nuovi flussi turistici

Giovani, desiderosi di riscatto e di portare al centro dell’attenzione l’agricoltura, contando sull’innovazione e magari puntando ad attrarre nuovi flussi turistici. Sono i tre giovani imprenditori che hanno dato vita a un animato dibattito (da vedere in streaming) nel corso dell’evento “Bacco era un turista?” che si è svolto a Palazzo Branciforte, a Palermo.

L’esperienza del saliturismo, legata indissolubilmente a Marsala, è stata portata alla ribalta da SEI – Saline Ettore Infersa. “Il Saliturismo è un neologismo che abbiamo creato nel 2016 – ha raccontato Antonella Centonze del reparto b2b – per rappresentare un insieme di attività di turismo esperienziale legate alla cultura del sale ed alle saline. Il concetto di saliturismo si declina in esperienze culturali, sensoriali e gastronomiche. L’interno del Mulino racchiude la storia di secoli di attività e cultura legata al sale che no ancora oggi estraiamo a mano; il Mamma Caura offre delle esperienze gastronomiche create da mix unici di sapidi sapori con i suoi celebri aperitivi al tramonto; mentre all’Isola Lunga si può vivere un’esperienza multisensoriale attraverso percorsi benessere ma anche conoscenza di una parte della natura endemica, da giugno settembre. Tre aspetti che vengono leati nel nostro nuovissimo sito web dal colore rosa, che rappresenta appunto le saline. Anche durante e dopo la pandemia non ci siamo fermati – ha aggiunto Centonze – e nonostante molte delle nostre attività siano legate al periodo estivo e alle temperature alte, negli ultimi mesi abbiamo voluto offrire il servizio di apertura al pubblico anche d’inverno per venire incontro a chi decide di viaggiare in bassa stagione o anche per i siciliani che fanno dei weekend fuori porta”.

Mauro Bologna di Natura Amica srl ha invece raccontato come è nata l’idea di dare vita all’agriristorante Casale Tasta, con lo scopo di far riscoprire il gusto autentico dei sapori semplici e delle paste filate al bronzo. “Abbiamo iniziato come produttori di frutta, legumi e cerali – ha spiegato – ma negli anni abbiamo anche iniziato a  trasformare i prodotti investendo sulla produzione di marmellate, pasta fresca ed essiccata, biscotti. Infine, l’ultima tappa del percorso di valorizzazione delle nostre risorse agroalimentari a km 0 è stata la nascita dell’agriristorante, dove è possibile degustare e conoscere i sapori della nostra terra ma anche offrire percorsi turistici alternativi, la possibilità di fare orto didattico e raccolta frutta, con l’obiettivo di avvicinarci all’utente finale e infatti, non a caso, ci troviamo anhce vicino lo svincolo autostradale di Alcamo Est”.

Infine, Antonino Moscarelli dell’azienda Moscarelli di Roccamena, nel palermitano, specializzata nella produzione di legumi e cereali, ha sottolineato l’importanza di puntare sulla qualità dei prodotti siciliani. “La peculiarità dell’azienda – ha detto – è quella di puntare sul web e sui social pubblicizzando l’azienda per vendere i nostri prodotti, ma soprattutto quella di lavorare con un bassissimo impatto sull’ambiente, adottando le tecniche colturali più innovative per ridurre i costi di gestione e abbassare le emissioni di CO2, e investendo nell’ammodernamento del parco macchine per effettuare in maniera impeccabile ogni singola operazione del processo produttivo, garantendo un successo quanti-qualitativo ad ogni raccolto e ad ogni prodotto che lavoriamo”.

 

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