Non solo siti inediti, Le Vie dei Tesori a Palermo punta anche sulle esperienze

Si potrà entrare in un carcere e scoprire affreschi appena ritrovati, indossare giubbotto e caschetto e addentrarsi in un cantiere di restauro, salire su una torre e osservare la città, librarsi in volo e scendere sottoterra. Guardare, ammirare, ascoltare, annusare e assaggiare. Perché mai come quest’anno Le Vie dei Tesori camminerà sul filo delle esperienze che presto diventano emozioni. Oltre 160 luoghi delle più diverse titolarità (Stato, Regione, Comune, Diocesi, Università, enti diversi, privati) a Palermo apriranno le porte dal 4 ottobre al 3 novembre e verranno narrati, come ormai succede da tredici anni.

“Le Vie dei tesori si afferma sempre più come una fra le più grandi iniziative nazionali di rispetto e promozione dei beni culturali del nostro Paese – dice il sindaco Leoluca Orlando -. Chiederò al ministro dei Beni culturali di riconoscere formalmente questa iniziativa, individuando un percorso di ricerca di risorse economiche e strutturali stabili”.

La Regione Sicilia conta il festival tra i Grandi Eventi annuali dell’Isola e, per volontà del presidente della Regione Nello Musumeci e del dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali, Sergio Alessandro, ha avviato un innovativo accordo di valorizzazione con cui ne riconosce la valenza strategica per la promozione della Sicilia. Da Roma, poi, sono arrivati, ormai per il quarto anno, la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica e i patrocini del Senato, della Camera, del ministero dei Beni culturali.

“Le Vie dei Tesori non soltanto sono una bellissima manifestazione, che verrà riconfermata tra i Grandi Eventi della Regione, ma sono un’esperienza che ci rende orgogliosi di essere siciliani – spiega l’assessore regionale al Turismo Manlio Messina -. Una manifestazione che porterò ad esempio di quello che si deve fare in Sicilia partendo da tre principi: la straordinaria organizzazione; la destagionalizzazione; la programmazione, fondamentale per una seria proposta turistico-culturale. Le Vie dei Tesori concentrano al meglio e in modo pensato questi tre punti”.

“Partecipiamo a questa importante manifestazione, che è nata tredici anni fa proprio nel nostro Ateneo, con fortissime motivazioni – commenta il Rettore Fabrizio Micari – Apriamo le porte di bellissimi spazi di grande valore storico-monumentale di UniPa: ci sarà l’assoluta novità del chiostro di Sant’Antonino con suoi meravigliosi affreschi ritrovati”.

Nei cinque weekend da venerdì 4 ottobre al 3 novembre, Le Vie dei Tesori ritorna quindi a Palermo e apre oltre 160 luoghi, molti dei quali inediti: chiese, oratori, ville antiche, cunicoli e cripte, torri e rifugi. Tra questi 17 sono su prenotazione, e 5 fanno parte dell’Itinerario contemporaneo, studi d’artista e atelier aperti prevalentemente di sera che proporranno mostre e performance.
E poi le 100 passeggiate d’autore, guidate da botanici, urbanisti, esperti, e il Festival Kids tutto dedicato alle scuole, realizzato in collaborazione con BabyPlanner, con laboratori dedicati all’arte in due aule-gazebo in piazza Verdi e in piazza Castelnuovo, e visite nei tesori tutti i giorni della settimana. Quest’anno, per la prima volta, anche “I Viaggi dei Tesori”, tour organizzati nelle città del Festival, per una manifestazione che diventa sempre di più una grande occasione per i turisti (l’anno scorso il 40% dei partecipanti sono stati turisti ed escursionisti).

Ma la manifestazione, ideata e diretta da Laura Anello e quest’anno dedicata all’archeologo Sebastiano Tusa, compianto assessore regionale ai Beni culturali, stavolta propone anche voli in parapendio sulla spiaggia di Mondello (che si aggiungono a quelli in Piper dall’aeroporto di Boccadifalco) agli incontri vis a vis con i pupari nei loro laboratori, dalle teatralizzazioni che fanno apparire nei luoghi, personaggi realmente vissuti e reinventati, ai concerti di chitarra negli oratori barocchi. E ancora passeggiate a cavallo nel verde storico, tour sulla barca a vela Lisca Bianca per ammirare il waterfront della città, visite con degustazione in ville, palazzi e perfino nell’abbazia trecentesca di San Martino, che apre eccezionalmente il refettorio, dove si gusterà la birra prodotta dai monaci.

www.leviedeitesori.it

 

 

 

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