Le note del violinista Uto Ughi e della Filarmonica di Roma hanno accompagnato l’inaugurazione del Parco Archeologico dei Sesi a Pantelleria. “Finalmente – ha detto il sindaco Salvatore Gabriele – rendiamo fruibile un’area che servirà ad elevare l’offerta turistica di Pantelleria, isola che si sta affermando anche come polo archeologico d’eccellenza nel Mediterraneo, per la qualità dei reperti finora trovati. I Sesi prima non erano accessibili, erano nascosti dalla vegetazione. Oggi è stato ideato un percorso, è stato consegnato alla comunità un pezzo della sua storia, come avverrà a breve con il Castello Barbacane”. Ad agosto il sito ospiterà altri appuntamenti: il 7 sarà la volta di Kaballà, artista etnico siciliano molto noto nel mondo anglosassone mentre il 30 agosto toccherà al pianista virtuoso Roberto Cominati. L’area dei sesi, risale all’antica età del bronzo (XVIII-XVI secolo a.C.). I sesi sono strutture circolari a tronco di cono, costruite secondo una tecnica megalitica, molto imponenti e suggestive, ed adibite ad esclusiva funzione funeraria.