Siracusa, parco archeologico diventa teatro a cielo aperto

La Neapolis di Siracusa torna ad ospitare le performance di attori e artisti, proprio come accadeva molti secoli fa nel Teatro Greco e nell’Anfiteatro Romano, i due monumenti più preziosi e rappresentativi del Parco. Le attività promosse da Aditus, società concessionaria dei principali siti culturali della Sicilia Orientale, coinvolgeranno un pubblico giovane e adulto, accompagnandolo nella scoperta di un passato glorioso e ricco di fascino.

“La Neapolis di Siracusa è un luogo straordinario, visitato ogni anno da oltre un milione di persone provenienti da tutto il mondo – spiega Riccardo Ercoli, presidente di Aditus – Se da un lato lavoriamo con tenacia alla preservazione del patrimonio storico, proprio l’anno scorso abbiamo riaperto dopo quasi 40 anni la Grotta dei Cordari dopo un importante intervento conservativo, dall’altro vogliamo coinvolgere i visitatori in esperienze sensoriali e interattive, capaci di coniugare la cultura con il divertimento. E’ la mission di Aditus: rendere la cultura alla portata di tutti, avvicinare la storia antica della Sicilia orientale a un pubblico ampio. E la Neapolis di Siracusa, così ricca di fascino e storia, è il luogo ideale per farlo”.

Si parte ad aprile con l’iniziativa “Attori e Gladiatori”, un percorso formativo per i ragazzi che li rende protagonisti delle rappresentazioni antiche del Teatro Greco e delle imprese valorose dell’Anfiteatro Romano. A partire da giugno torneranno invece a rivivere, sotto la regia di Guglielmo Ferro, i miti di Aretusa e del ciclope Polifemo innamorato della ninfa Galatea. Uno spettacolo coinvolgente tra le meraviglie della Neapolis pensato anche per chi ha già visitato il sito archeologico ma vuole riscoprirlo sotto una nuova luce. Il progetto creativo, affidato alla regia del catanese Guglielmo Ferro, prevede un percorso a tappe che parte con l’introduzione drammaturgica di un fauno nella Grotta dei Cordari per poi proseguire all’interno della grotta del Salnitro. Qu satiri e ninfe immersi in suggestive animazioni 3D narreranno il mito della ninfa Aretusa, trasformata da Artemide nella fonte di Ortigia, e di Alfeo, il figlio dell’Oceano che per starle accanto si fece trasformare in fiume. La performance teatrale si conclude dentro l’Orecchio di Dioniso, dove si narra, durante la sua prigionia Filosseno compose il poema Il Ciclope. Una rilettura del mito della tradizione omerica, che introduce la variante dell’amore di Polifemo per Galatea, e di cui i visitatori potranno ascoltare i pochi preziosi e suggestivi versi sopravvissuti nei secoli. Lo spettacolo, della durata di circa un’ora, si terrà la sera dal 3 giugno al 18 settembre.

Non solo teatro. Sempre alla Neapolis, nei locali di Case Caruso, a partire da giugno andrà in scena una mostra interattiva e immersiva sulla storia delle monete antiche del Museo Archeologico Paolo Orsi. Alcuni reperti del Museo siracusano, straordinaria testimonianza dell’evoluzione della moneta nel Mediterraneo, verranno digitalizzati e proiettati nella Neapolis: attraverso un’apposita App, il visitatore potrà conoscere e approfondire la storia delle monete virtuali a partire dai dettagli su di esse raffigurati. Il progetto prevede inoltre che la mostra diventi successivamente itinerante e possa essere esportata e resa fruibile anche all’estero, coinvolgendo altri musei del mondo.

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