Monta la polemica tra gli adv dopo le frasi che l'assessore al turismo Daniele Tranchida ha pronunciata nel suo discorso di chiusura alla Conferenza regionale sul Turismo. "D'accordo con lui che il mondo del turismo sia in continua evoluzione – scrive Gianni Raciti in un commento lasciato sulle pagine di sicilia.travelnostop.com – d'accordo che gli operatori debbono adeguarsi a questi cambiamenti ma che possa affermare che parrocchie e pro loco diventino agenti di viaggio mi pare un po' grandiosa poiché né parrocchie né pro loco pagano tasse e balzelli alla Regione siciliana. Inoltre vorremmo ricordare a Tranchida che il comparto delle adv in Sicilia comprende più di mille e duecento piccole aziende con un equivalente di circa 3000 addetti. Dunque per lui è più importante tutelare tutte queste partite iva con l'optional umano oppure le parrocchie e tutti gli abusivi che si trasformano in ‘soggetto turistico' mentre nella loro essenza rimangono solo ed esclusivamente degli abusivi".
Ancora più critico Fabio Randazzo: "purtroppo le parole dell'assessore Tranchida denotano una mancanza totale di conoscenza della materia. Si rende conto che ci sono soggetti che abusivamente "fanno" turismo e anziché combattere dei fuorilegge pensa di legiferare in materia? E' inconcepibile che queste affermazioni arrivino dal massimo esponente del Turismo in Sicilia. Lei in questo modo offende e deride tutti i soggetti che legalmente, onestamente e professionalmente fanno veramente il turismo in Sicilia. Sono gli adv che portano il turismo che conta e che fa girare il mercato, perché caro sssessore, le ricordo, che la maggior parte del turismo che viene creato con il fai da te da quelli che lei definisce potenziali soggetti turistici è anche in nero. Spero per tutti noi che lei abbia il buon senso di far marcia indietro".