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Picarella pronto al rilancio del turismo agrigentino: prime mosse da assessore


La situazione che sta attraversando il turismo siciliano, e non solo, è grave, ma il neo assessore al Turismo del Comune di Agrigento Francesco Picarella non sembra demoralizzarsi. Anzi è già a lavoro per la creazione dell’assessorato e intende sfruttare il tempo a disposizione prima che l’emergenza covid finisca per essere pronto quando poi i mercati turistici riapriranno.

“La prima mossa – racconta Picarella intervistato da Travelnostop.com – sarà l’individuazione della sede. Abbiamo scelto i locali della Biblioteca La Rocca, in pieno centro, così da avere un luogo fisico centrale di incontro che faccia da punto di riferimento per gli utenti, considerato anche che la biblioteca fa orario prolungato”.

“A causa della recrudescenza del virus – spiega – l’attività è limitata ma questo momento ci può servire per programmare il turismo agrigentino della prossima stagione primavera-estate 2021. Durante il primo lockdown eravamo fermi, non sapevamo come si sarebbe evoluta la pandemia. Oggi sappiamo che nel periodo estivo il virus rallenta e dunque, quando i mercato turistici esteri riapriranno, dobbiamo farci trovare pronti. Per questo ho intenzione di lavorare a una serie di interventi e azioni di marketing per promuovere la destinazione Agrigento, a partire dalla sua messa in sicurezza”.

Altro nodo centrale è l’imposta di soggiorno. “Ho già scritto una relazione sull’imposta che verrà illustrata alla prima riunione della Consulta sul turismo che sarà convocata non appena le commissioni consiliari esprimeranno i componenti mancanti. Dopodichè potremo programmare come investire gli introiti concordando le decisioni con gli operatori del comparto. In generale, punto a ridare dignità alla Consulta”.

Sul Palazzo dei Congressi, Picarella afferma: “si può e si deve sfruttare pure al tempo del covid. Già durante l’estate ha ospitato dei convegni rispettando appieno la normativa anti-covid”. Sullo svolgimento del Mandorlo in Fiore, invece, Picarella non si sbilancia: “è ancora presto per dire se potremo riuscire a fare l’edizione 2021”.

Infine, anche un cenno sull’abusivismo. “Provenendo dal mondo delle associazioni datoriali – sottolinea Picarella – è un tema che mi sta particolarmente a cuore e su cui intendo avviare un’azione incisiva a partire dal confronto dei dati tra le strutture che hanno pagato l’imposta di soggiorno e chi non lo ha fatto”.