Top Viaggi, Triolo: il futuro è già passato

(di Pietro Triolo*) Giorno dopo giorno ascoltiamo increduli i continui proclami, sia dal governo centrale che da quello regionale, circa ipotetici interventi destinati a salvare le imprese.  Ormai tutti sappiamo che dei tanti miliardi di liquidità annunciati dal governo non si è visto un euro in alcuna forma.

Per quanto riguarda specificatamente il settore Agenzie di viaggi e Tour Operator, nessuno del governo nazionale e regionale si rende effettivamente conto della enorme e gravissima dimensione dei danni al nostro settore visto che anche quando la pandemia dovesse essere sconfitta  nei prossimi mesi, tutte le attività che in qualche modo hanno avuto la forza di resistere, potranno ripartire a pieno regime fornendo un po di ossigeno alla cassa.

Per il nostro settore  non sarà la stessa cosa poiché sappiamo bene che per iniziare a vedere qualche incasso bisogna  programmare e investire con almeno 6 mesi di anticipo, diffondere i pacchetti e iniziare a vendere, augurandoci che la gente abbia la possibilità di concedersi una vacanza visto che la crisi non ha risparmiato nessuno.

Per non parlare dei tempi di recupero di quanto si è perso in tutti questi mesi di forzata chiusura. Nei primi 4 mesi del 2020 la nostra categoria ha perso in genere circa un terzo del fatturato del 2019. Per quanto ci riguarda, per il periodo Pasqua e Primavera, come tanti colleghi sanno, abbiamo dovuto annullare viaggi e soggiorni con voli noleggiati e di linea in tutta Europa, gruppi precostituiti per medio e lungo raggio, tour in Italia ecc.    

Nonostante il mio proverbiale ottimismo, ritengo che per la prossima estate sarà difficile anche una minima ripresa visto che non si ha idea di niente e non sappiamo  come verranno organizzati i trasporti, specialmente quello aereo.  Da non sottovalutare il destino di Alitalia che rappresenta il principale vettore  per tanti operatori.  

E’ auspicabile che almeno per fine anno, altro periodo di rilievo per la vendita di pacchetti turistici, si possa iniziare a catturare quel target di clientela che predilige questo periodo dell’anno per una vacanza. Questo significa programmare ora, ma con quale prospettiva  in assenza di seri interventi a fondo perduto?  

Voglio rientrare nel mio ottimismo per sperare di vedere una piccola luce in fondo al tunnel fra 12 mesi e nel frattempo stiamo anticipando al personale la cassa integrazione o FIS  che non arrivano, integrandola per non penalizzarli troppo sullo stipendio. Ma quanti e fino a quando potremo farlo? Finito il periodo della cassa integrazione come si fa a mantenere tutta la forza lavoro che con grande passione, professionalità e impegno ha determinato la crescita dell’azienda?

Avevamo appena finito il completo rinnovo ed ampliamento degli uffici e del sistema informatico per rendere sempre più efficiente e gradevole l’ambiente di lavoro in vista di un nuovo piano aziendale e nuovi progetti programmatici.   

Comunque mi piace fare una riflessione positiva in tutto questo, che rivaluta tutto il settore Agenzie di Viaggi e Tour Operator: dopo l’allerta coronavirus, abbiamo lavorato giorno e notte per organizzare il rientro dei clienti dall’estero, evitando loro maggiori costi e disagi. L’assistenza al cliente è sempre stato servizio prioritario, un dovere che distingue la nostra categoria che dà il valore aggiunto rispetto al fai da te, i cui appassionati sono stati bloccati per settimane nei luoghi di vacanza, spesso in quarantena negli hotel  e con rientri a loro spese. Ecco questo aspetto sicuramente rafforzerà la nostra categoria e fa piacere sentire che i sondaggi dicono che in futuro ci sarà un notevole incremento verso il viaggio o la vacanza passando dai canali tradizionali.

In futuro, quel futuro che ad oggi non vediamo chiaro. I  nostri governanti non conoscono certamente tutti gli incidenti di percorso cui va incontro normalmente la nostra categoria, gli atti terroristici, le epidemie locali, i fallimenti improvvisi di vettori aerei, la concorrenza spesso sleale  sia online che da parte di cral, associazioni, parrocchie e quant’altro. Eppure con tante difficoltà e altrettante soddisfazioni siamo riusciti sempre a fronteggiare ogni difficoltà, risollevandoci da soli senza chiedere nulla. Ora purtroppo ci rendiamo conto che la gravità del  problema è troppo grande e da soli non ce la possiamo fare.  

Sicuro  di interpretare il pensiero di tutti i colleghi, invito le associazioni di categoria, la Regione siciliana, la stampa di categoria e chiunque altro possa sensibilizzare il governo centrale e anche regionale a far sì che la nostra regione, già afflitta dalla disoccupazione dilagante, non debba privarsi di ulteriori posti di lavoro che farebbero crollare un comparto che da sempre ha contribuito all’occupazione e all’incremento turistico con tutto il suo indotto.          

Ogni giorno che passa le difficoltà aumentano e quando come tutti ci auguriamo, rientrerà la normalità, i riflettori cominceranno a spegnersi e noi saremo ulteriormente abbandonati al nostro destino”.

*amministratore unico Top Viaggi

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