La stagione estiva si avvia ormai alla conclusione ma il tema delle guide turistiche, che ne ha contraddistinto soprattutto l’inizio e che noi abbiamo seguito sempre con grande interesse, torna alla ribalta grazie a una nota inviataci da Vincenzo Ciceraro, titolare di Tradizione Turismo Tour Operator. Un argomento di interesse generale per il mondo del turismo tanto da poter esser inserito tra gli interventi sul tema “Sicilia, cosa vuoi fare da grande?”.
“Dall’inizio della stagione estiva, stiamo assistenza ad una vergognosa e disarmante presa di posizione da parte di ‘alcune’ guide turistiche che si sono accanite contro Aeroviaggi, l’unico TO che ha avuto il ‘coraggio’ di applicare le leggi dello Stato Italiano.
Le guide si appellano ad una “fantomatica” Legge Regionale di fatto “priva di validità” a causa della famosa Legge Nr. 248 del 4 agosto 2006 (famosa per essere conosciuta come Decreto Bersani). Con quella legge si è di fatto azzerata la competenza della Regione Sicilia in materia di guide turistiche e delle relative tariffe decise per “Decreto Assessoriale”, aprendo di fatto la strada alla cosiddetta “liberalizzazione” che, non capisco per quale motivo, stia così tanto spaventando le nostre guide turistiche. Come se non bastasse la sentenza Nr. 443 del 21 dicembre 2007 della Corte Costituzionale ha respinto il ricorso presentato dalla Regioni Veneto e Sicilia.
Nessuno potrà meravigliarsi se i ricorsi cancelleranno i verbali fin qui elevati. Sarebbe altresì vana l’attesa di un eventuale “recepimento” del decreto Bersani (di fatto non necessario per la professione delle guide turistiche, proprio in virtù della sentenza della Consulta) da parte del nostro governo regionale. Il vero problema è che non si ha il coraggio di accettare che il “mercato” detta delle regole che non sono più quelle delle tariffe uniche o delle licenze avute per concorso.
Le tariffe devono essere libere e le porte delle professioni devono essere aperte a tutti coloro che ne hanno i requisiti e non solo a “pochi eletti”.
Per tutti questi motivi apprezzo il “coraggio” di un’azienda come Aeroviaggi che ha affrontato da sola questa situazione e, di contro, mi spiace dover assistere ad un silenzio, assordante, da parte delle associazioni di categoria che non riescono ad esprimere una posizione forte in questo ambito.
Mi piacerebbe che le guide turistiche, gli operatori turistici, e tutti gli altri attori della filiera turistica, possano sedersi attorno ad un tavolo per affrontare i veri problemi del “mercato turistico” che abbiamo in Sicilia, chiedendo agli amministratori di fare la loro parte e garantendo i veri servizi per i turisti. Ma ho paura che questo debba rimanere un sogno nel cassetto perché, da buoni siciliani, saremo sempre più capaci di fare prevalere il nostro individualismo sfrenato fatto di “piccoli” interessi di bottega, senza riuscire ad intravedere il bello che potrebbe nascondersi oltre l’orizzonte”.