Charter su Trapani, la scommessa degli albergatori

Basta dipendere da Ryanair. Il territorio trapanese intende ribaltare la situazione, anche in considerazione del fatto che la low cost sembra intenzionata ad alleggerire la sua presenza a Birgi. Ecco perché il Consorzio Turistico Trapanese, sotto la guida di Pantelleria Island, che unisce gli operatori turistici di Pantelleria e che da circa dieci anni fa venire direttamente i turisti a Pantelleria con dei voli charter, vuole riproporre la stessa cosa su Trapani Birgi.

Il progetto pilota nascerebbe con alcuni voli e in un periodo di alta stagione, per evitare troppi rischi. “Nove anni fa a Pantelleria ci siamo messi insieme noi albergatori e abbiamo cominciato ad organizzare voli charter – spiega Andrea Oddo di Pantelleria Island su www.tp24.it –  L’anno scorso abbiamo fatto quattro tratte a Pantelleria: Bergamo, Venezia, Malpensa, Bologna. 15 mila posti in totale per 49 mila presenze generate. Il 50% delle presenze di Pantelleria è stato generato con pochi voli e quattro tratte”.

Se si riuscisse a fare la stessa cosa a Trapani, si potrebbero organizzare più voli ad un costo ridotto: 160 euro a passeggero. L’idea è di operare tre tratte settimanali da giugno a settembre: Milano Malpensa, Bologna, Londra o Parigi con aerei da 142 posti, per un totale di 6.500 passeggeri. Le strutture dovrebbero acquistare in anticipo i posti aerei e poi li rivenderebbero ai clienti nell’ambito dei pacchetti che vogliono proporre. Comprando 14 posti, che costano per tutta la stagione 16 mila euro, il ricavato, considerando i costi medi di un pacchetto di una settimana, sarebbe di 24.000 euro. Ma imprese turistiche, albergatori e piccole strutture investiranno davvero?

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