Micro-imprese turistiche figlie di nessuno

Il commento

Riceviamo e pubblichiamo una nota firmata da Gioacchino Azzolini, ex presidente regionale Assoturismo Confesercenti, indirizzata a Federalberghi, Asshotel e Federturismo, che pone l’attenzione sulle problematiche della micro-imprese turistiche ricettive soprattutto in considerazione del fatto che le imprese con meno di 10 dipendenti potrebbero essere escluse dal recente provvedimento votato all’Ars, che mette a disposizione dei datori di lavoro un contributo mensile per dipendente di 800 euro.
“Secondo le prime indiscrezioni – scrive Azzolini – sembrerebbe che i sindacati dei datori di lavoro siano orientati, considerata la limitatezza dei fondi a disposizione, a garantire le aziende con più di 10 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, escludendo dal beneficio le imprese con meno di 10 dipendenti. Eppure, proprio nella nostra regione, le micro-imprese rivestono un ruolo essenziale: sono presenti con ruolo preminente nelle località turistiche e nelle isole minori; rappresentano il duplice aspetto dell’occupazione, lavoratori dipendenti e collaboratori familiari; sopportano maggiormente l’onere dell’imposizione fiscale in quanto ubicate in periferia e con attività ridotta a pochi mesi; sono le più deboli nei confronti delle banche; subiscono più facilmente l’attacco della criminalità e della burocrazia; non trovano spazio nei provvedimenti nazionali e comunitari. In sintesi sono figli di nessuno conosciuti solo dal fisco e alla burocrazia”. Per questo Azzolini si augura un intervento deciso da parte delle associazioni di categoria perché trovino il tempo e la volontà per tutelare anche le piccole imprese turistiche ricettive.

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