Se sui social, e non solo, la Sicilia è tanto bella quanto sporca

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un commento di Pietro Triolo, amministratore unico Top Viaggi in riferimento all’editoriale “Il turismo in Sicilia cresce tra i rifiuti e l’abusivismo”, pubblicato venerdì 26 luglio su travelnostop.com.

“Con il diffondersi dei social – esordisce Triolo – si sta divulgando  sempre con maggiore insistenza l’assioma che ‘la Sicilia è tanto bella quanto sporca’. Il mese scorso mi trovavo il Francia, dove soggiorno spesso e in un inserto turistico di Nice Matin, venivano presentate diverse destinazioni di vacanza nel Mediterraneo. Fra queste la nostra ‘bella’ Sicilia con il titolo ‘LA SICILIA IN PARACADUTE’ . Incuriosito leggevo ovviamente l’articolo che diceva in sintesi: “Se state pensando di visitare la Sicilia vi consigliamo di raggiungere i centri storici di località grandi e piccole con un paracadute, per essere catapultati  in pieno centro  evitando così la visione del degrado e dei rifiuti che non potreste fare a meno di vedere lungo tutte le strade e persino nei pressi di importanti zone archeologiche, spiagge e via di seguito…

Purtroppo  su questo fronte i politici non danno speranza risolutiva e vanno avanti sempre a spintoni  per cercare di tamponare il problema che sta diventando esplosivo, senza che nessuno trovi una soluzione logica e immediata. Purtroppo i nostri ambientalisti non vogliono gassificatori o roba del genere ma fanno silenzio su vecchie discariche e ambiente irrimediabilmente compromesso dai rifiuti.

Ho anche letto l’intervista al neoassessore Messina, il quale cerca anche lui di evitare il problema perché sa benissimo che non può certo risolverlo lui. Ma gli sforzi eventuali che dice di volere  intraprendere con una programmazione a lunga scadenza, non avrebbero alcun risultato di investimento futuro. Magari qualcuno decide di programmare un evento una volta e, viste le carenze di infrastrutture e ambientali, la prossima volta andrà altrove. Sembrerebbe il mio un discorso qualunquista ma oggi più di ieri la sensibilità alla qualità ambientale è cresciuta e moltissimi fruitori di turismo si informano molto sulla qualità dei servizi dentro e fuori della struttura ricettiva”.

 

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