Nuovi ristoranti, attracchi per lussuosi yacht, centro convegni e percorso Unesco. Il porto di Palermo si avvicina a grandi falcate verso una completa riorganizzazione degli spazi, allargando le braccia quasi a voler accogliere palermitani e turisti. E i numeri parlano chiaro: nel 2019, ultimo anno pre-Covid, sono transitati al porto di Palermo 501 mila crocieristi e 200 attracchi. Nel 2022 ci saranno 302 attracchi, mentre il mezzo milione di passeggeri previsto, calcolato su un carico ridotto, in ottemperanza alle linee guida per il contenimento della pandemia, va ora rimodulato ed è destinato a crescere.
“A giugno del 2023 – ha annunciato Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità portuale del mare di Sicilia occidentale (Adsp), durante il suo intervento all’inaugurazione del cruise terminal – inaugureremo 9500 metri quadrati di edifici, club house, tre ristoranti a bordo d’acqua, attracchi per lussuosi yacht, convention center da 250 posti, e 1600 metri quadrati destinati alle eccellenze siciliane. Il tutto attorno a un sito archeologico come il Castello a Mare, che non sarà più il parcheggio di un ristorante bensì un sito monumentale inserito nel percorso Unesco”. Passi avanti che riguardano anche i lavori sul Trapezoidale. “Abbiamo inviato la manifestazione di interesse, e quindi la gara di appalto, per una ulteriore opera che mi vede commissario nominato dal presidente Mario Draghi e che è l’interfaccia porto-città. Anche questo sarà realtà. La costruzione e la realizzazione della nuova interfaccia sulla via Crispi, chiuderà, dopo soli cinque anni, il percorso di ricostruzione del porto di Palermo, in cui finora, tra opere ultimate e altre in corso, abbiamo investito oltre 600 milioni, parte integrante di quasi un miliardo nell’intero network”. “Palermo – ha concluso Monti – deve giocare un ruolo da player primario nel trasporto europeo e internazionale di merci e passeggeri”.