giovedì, 25 Aprile 2024

Taormina a Pasqua è la più richiesta ma anche la più cara

C’è anche Taormina, insieme a Giardini-Naxos, tra le principali località di mare richieste nella settimana di Pasqua secondo il portale Casa.it. E la Perla del Golfo risulta anche la destinazione più costosa (546 euro a settimana per l’affitto medio di una casa vacanza), seguita da Favignana (350 euro) e Giardini-Naxos (476 euro). Intanto Taormina ha fatto il punto sull’andamento del comparto turistico a Palazzo dei Giurati, dove si sono trovati l’assessore al Turismo, Salvo Cilona, il presidente dell’Associazione Albergatori, Italo Mennella, il presidente dell’Associazione Imprenditori per Taormina, Franco Parisi, il responsabile di Premier Tax Free, Francesco Salvino ed il presidente della Quarta Commissione Consiliare, Alessandra Caltabiano.
“Abbiamo superato ogni record raggiungendo oltre un milione di presenza nel 2016 – ha sottolineato l’assessore al turismo del Comune di Taormina Salvatore Cilona -. E’ andato tutto molto bene, c’è stato solo un calo della presenza dei russi, che comunque sono stati molti circa 12.700. Noi stiamo lavorando per far arrivare nella nostra città ancora più persone provenienti dalla Russia perché si tratta di un target di turisti molto ricchi che vogliamo conquistare. Così come stiamo lavorando per i mercati orientali e dei paesi al di fuori dell’euro che viaggiano spesso nei mesi invernali per destagionalizzare così l’offerta turistica. Nel 2017 puntiamo a replicare i dati turistici del 2016, anche se per prevedibili motivi di sicurezza il mese di maggio non potrà dare un numero significativo di presenze in concomitanza con il G7. A Londra, in virtù dell’accordo con il Distretto Arte e Antichi Mestieri è stato raggiunto un accordo con Expedia, e siamo presenti sulla piattaforma internazionali superando anche destinazioni come le Baleari e Capri.
“I mercati stranieri stanno rispondendo bene – ha aggiunto Mennella, come si legge su TaorminaToday – e quello russo sta riprendendo i propri flussi verso l’Italia e la Sicilia, e di riflesso verso Taormina. Adesso non soltanto i ricchi ma anche la classe media si muove e quindi siamo convinti che, in termini progressivi, le presenze in Sicilia aumenteranno. Per quanto riguarda la destagionalizzazione, fondamentale è il Palazzo dei Congressi e non ci stancheremo mai di dirlo. È una battaglia che si può e si deve vincere nell’interesse dell’economia di un intero comprensorio di cui Taormina è la realtà trainante. Poter destagionalizzare porterebbe almeno 250 posti di lavoro in più a Taormina”.

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