Alitalia, Cgil: a Palermo 160 posti a rischio su 220

Il piano di cai prevede taglio del 50% delle rotte dallo scalo siciliano

Il piano Cai per il salvataggio di Alitalia prevede un taglio di 160 dipendenti dei servizi a terra Alitalia all’aeroporto di Palermo. La denuncia è della Cgil di Palermo, che assieme alla Filt e alla Slc, ha proclamato lo stato di agitazione degli aeroportuali e ha confermato l’agitazione già in corso al call center Alicos. Il taglio inciderebbe su un organico di 174 dipendenti a tempo indeterminato, più 46 lavoratori precari. Rimarrebbero quindi 60 lavoratori addetti, con un incidenza sull’indotto stimabile al doppio del numero dei tagli sul personale diretto. "Tutto ciò non fa altro che declassare lo scalo di Palermo da aeroporto internazionale a turistico, causando un drastico taglio sul traffico aereo, stimabile in circa il 50% in meno sulle tratte Alitalia – denuncia la Cgil -. Questa operazione avviene tagliando dagli attuali scali operativi, Palermo e Cagliari, e inserendo a loro posto Torino e Venezia". "Siamo inoltre preoccupati – conclude il sindacato – dei tagli pari a circa il 50% nel call center di Alitalia a Palermo, per ciò che questo potrebbe significare in termini di ricaduta occupazionale anche su Alicos".
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