Nuove assunzioni al Club Med di Cefalù ma gli ex lavoratori restano fuori

A un mese dall’apertura del Club Med di Cefalù scoppia la polemica tra gli ex lavoratori del villaggio. Gli ex dipendenti denunciano infatti il mancato rispetto da parte dell’azienda dell’accordo che garantisce priorità alla loro assunzione e si dicono pronti a proteste eclatanti, anche al blocco dei cancelli in vista dell’inaugurazione prevista per il 10 giugno. Secondo quanto spiega Marianna Flauto segretario generale di Uiltucs Sicilia, l’azienda avrebbe già effettuato oltre cento assunzioni, anche tramite società appaltatrici, senza prendere in considerazione il vecchio bacino, che inizialmente contava un’ottantina di dipendenti, numero tra l’altro oggi diminuito.

In una lettera inviata al presidente della Regione, agli assessori al Turismo e al Lavoro e ai deputati, i lavoratori ricordano che nel 2005 il villaggio fu chiuso per lavori di ristrutturazione e che un accordo sindacale siglato il 31 maggio di quell’anno stabilì che alla riapertura, prevista inizialmente per giugno 2007, la società avrebbe dovuto rispettare i diritti di precedenza. In alternativa la società avrebbe anche dovuto segnalare alle imprese affidatarie di servizi quei lavoratori in possesso delle qualifiche professionali necessarie per la loro assunzione. L’azienda però avrebbe disatteso gli accordi.

”E’ una scelta incomprensibile – dice Flauto su repubblica.it – si tratta di un numero di lavoratori inferiore agli 80 iniziali, tutti con mansioni e qualifiche ben precise che si sono formati con la stessa azienda. Invece di riprenderli, la proprietà sta ricorrendo a nuove assunzioni ma sempre per le stesse mansioni e competenze. E’ inaccettabile, va garantita la priorità agli ex dipendenti e siamo pronti a fare valere i loro diritti a tutti i costi”.

Con gli ex dipendenti si è schierata anche Marianna Caronia che aveva già presentato un Ordine del Giorno durante il dibattito sulla Finanziaria, che il Governo aveva fatto proprio, accettandolo come raccomandazione. “L’azienda – sostiene Caronia – deve rispettare gli impegni assunti formalmente con i lavoratori che erano già in servizio presso il villaggio ClubMed di Cefalù e il Governo della Regione deve farsi parte attiva in tal senso. Non è pensabile che oltre 60 famiglie restino in balia di posizioni ondivaghe da parte dell’azienda, che dopo aver sottoscritto un accordo formale, si muove in direzione opposta. Chiedo quindi che il Governo convochi l’azienda per richiamarla ai propri doveri”.

Intanto a Cefalù è tutto pronto per la grande apertura del primo resort a 5 tridenti d’Europa con un’occupazione delle camere dell’80% fino a ottobre.

editore:

This website uses cookies.