A lavoro per un piano sul turismo termale siciliano

Entro la fine dell’anno sarà costruito un piano di azioni del turismo termale siciliano, con una comune strategia di immagine e di offerta sui mercati europei ed internazionali. L’annuncio è stato dato da Nicolò Coppola, sindaco di Castellammare, che è tra i comuni promotori dell’iniziativa che vede un comitato di sindaci avviare una convenzione con l’assessorato regionale al Turismo per un programma di attività che riguardano il turismo termale siciliano. “A giugno – spiega il primo cittadino – abbiamo già sottoscritto un protocollo d’intesa per la costituzione di una rete delle città termali in Sicilia, con la partecipazione dell’Ancot e di Federterme”.

Intanto Coppola ha visitato il padiglione Ungheria all’Expo di Milano e ha assicurato che il console ungherese verrà in visita a Castellammare. “Con lui – spiega – intendiamo predisporre un percorso comune che riguardi anche il turismo termale. Gli studi in proposito riportano che nel 2010 le terme siciliane hanno raggiunto un fatturato di 15,367 milioni di euro. Gli stabilimenti siciliani sono ancorati ad una visione delle attività termali connesse alle cure tradizionali del termalismo assistito, con il rimborso delle spese da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Occorre invece dare vita a centri di benessere termale, dove si possono svolgere anche attività estetiche, dietetiche, di fitness”. Oltre a Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta della rete fanno parte i Comuni di Acireale, Alì terme, Caltagirone, Geraci Siculo, Lipari, Montevago, Sclafani Bagni, Sciacca, Terme Vigliatore e Termini Imerese che hanno già sottoscritto un protocollo d’intesa dove il sindaco di Montevago è stato nominato coordinatore della rete. La convenzione con l’assessorato al Turismo sarà formalizzata tramite deliberazioni delle diverse amministrazioni componenti la rete delle città termali siciliane.

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