A Sant’Alessio Siculo istituito il Museo dei Sommersi. Alla memoria del mare

Nell’ambito del programma per l’estate 2020, messo a punto dagli esperti nominati a titolo gratuito dall’assessore al Turismo e alla Cultura (Antonella Fede, esperta in pubbliche relazioni e organizzazione di eventi; Filippo Grasso ed Enrico Nicosia, docenti presso l’Università di Messina; Fulvia Toscano, direttore artistico di NaxosLegge ed esperta di programmazione culturale; Rosangela Todaro, esperta di ambiente e sostenibilità), il mare sarà protagonista di un nuovo progetto.

Villa Genovesi, un luogo particolarmente amato dagli abitanti di Sant’Alessio, diventerà il “Museo dei Sommersi. Alla memoria del mare”. Sui fondali al largo di Capo Sant’Alessio sono adagiati, infatti, due relitti di epoca romana (III sec. D.C.). Uno di questi si trova ad una profondità minore e questo ha consentito alla Sovrintendenza del Mare della Regione Sicilia di riportare alla luce numerosi reperti archeologici di particolare pregio, custoditi attualmente tra il museo di Naxos e quello di Messina. Nel “Museo dei Sommersi” sarà possibile ammirare invece due anfore e un’ancora, ma anche una serie di strumenti legati alla pesca.

“Per un borgo dalle antiche tradizioni marinare come il nostro – spiega l’assessore Virginia Carnabuci – l’istituzione di un museo dedicato al mare era da tempo attesa e servirà a custodire la memoria storica dei nostri pescatori e dei barcaioli. Molti di loro, infatti, hanno tramandato agli eredi l’amore per il mare e per la pesca. Il museo servirà a valorizzare le nostre tradizioni grazie al contributo di privati cittadini e associazioni, con l’augurio che questo progetto possa crescere grazie al coinvolgimento delle altre Istituzioni”.
Giampiero Santoro e Pippo Ariosto, ad esempio, hanno donato, tra l’altro, una lampara, nasse, fiocine, un paranco oltre agli strumenti per la realizzazione delle barche da pesca.

editore:

This website uses cookies.