Cava Ispica e Kamarina, si apre spiraglio per aprire nei festivi

Carpentiere intende affidare i due parchi archeologici a cooperative giovanili come fatto a Modica

Il 2011 si era aperto con il malcontento di alcuni turisti impossibilitati a visitare il parco archeologico di Cava d'Ispica perché chiuso al pubblico a causa del numero ridotto dei custodi e per le ridotte risorse finanziarie della Sovrintendenza di Ragusa impossibilitata ad assicurare l'apertura del sito anche nei giorni festivi. Un'insoddisfazione che era arrivata alle orecchie dell'assessore al Turismo Girolamo Carpentieri che aveva parlato di una disponibilità della Provincia per la risoluzione del problema, dopo un colloquio col dirigente del parco di Cava d'Ispica, Giorgio Battaglia.
E oggi la disponibilità di Carpentieri si allarga anche all'altro sito archeologico della provincia, il museo di Kamarina. "Le difficoltà finanziarie degli enti pubblici – dice Carpentieri – sono note a tutti ma un dato è inconfutabile: i siti devono restare aperti quando i turisti hanno l'opportunità di visitarli. E questo accade soprattutto nei giorni non feriali. Allora bisogna trovare la migliore soluzione affinché ci sia la piena fruibilità di questi due siti di grande interesse archeologico. Una soluzione potrebbe essere l'apertura nei giorni festivi affidata ad una cooperativa giovanile di servizio. E' un percorso che abbiamo già sperimentato con successo per le aperture delle chiese di Modica che si può riproporre anche per i parchi archeologici di Cava d'Ispica e di Kamarina".

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