“Quest’anno sono stati tantissimi i turisti arrivati nelle nostre isole”. L’ha detto Francesco Forgione, sindaco delle isole Egadi, nel corso del talk finale di “Fishtuna Festival”, la kermesse sulle tradizioni legate alla pesca sostenibile del tonno e al territorio, ma anche arte, turismo, agroalimentare e sostenibilità, che si è svolta a Favignana dall’1 al 5 settembre con attività anche a Marettimo e Levanzo.
“D’ora in avanti – ha sottolineato Forgione – dobbiamo capire che tipo di sviluppo vogliamo per le Egadi. A mio avviso dobbiamo lavorare su tre linee di riferimento: ambiente, cultura e, appunto, turismo. Abbiamo dati straordinariamente positivi, che ci hanno fatto registrare il ‘sold out’ un po’ ovunque. Ma abbiamo avuto anche tanto turismo di massa e dobbiamo essere consapevoli che le nostre isole hanno una sostenibilità limitata. Penso quello che troviamo Cala Rossa la domenica, dopo che vanno via i tanti gitanti di una giornata. A luglio – ha rimarcato – abbiamo raccolto 146 tonnellate in più di rifiuti, 85 soltanto di umido. Abbiamo avuto non poche difficoltà con i due mezzi per la raccolta a disposizione”.
Nel corso del talk sul tema “Il futuro del turismo in tempi di pandemia” (e al quale hanno partecipato anche Marcello Mangia, presidente Aeroviaggi; Vittorio Castellani, giornalista gastronomade; Massimo Saladino, presidente della Pro Loco Isole Egadi; Roberta Urso, Pr manager delle Cantine Settesoli; e la giornalista Giusy Battaglia, esperta di comunicazione food), si è parlato di qualità dell’offerta turistica, qualità del turismo. “Ho insistito per recuperare la mattanza e la tonnara per il prossimo anno, così come dobbiamo recuperare gli antichi mestieri della tradizione da proporre alle nuove generazioni di pescatori. C’è da fare una grande operazione culturale di valorizzazione del territorio per dare una identità turistica e culturale alle nostre isole”, ha concluso Forgione.