Assalto all’Etna, Linguaglossa studia soluzioni

Etna, così come Piano Battaglia, sono invase dai turisti nei weekend. La pandemia ha modificato le abitudini degli italiani e così le due stazioni sciistiche siciliane sono prese d’assalto dagli stessi siciliani, come non accadeva da anni. Ecco perchè i sindaco di Linguaglossa Salvatore Puglisi sta prendendo provvedimenti. “Abbiamo avuto molta neve e quindi siamo stati scelti da tanti, in tutta la Sicilia e non solo. Per questo, ho riunito i miei e abbiamo pensato a due soluzioni: la prima è quella di attivare navette con partenza da punti diversi del vulcano, che possano alleggerire sia i parcheggi che la strada, consentendo ai gruppi di salire. Dall’altro lato, occorre provvedere a realizzare ulteriori stalli sosta, ad esempio nelle aree oggi coperte dalla lava, dove ricoverare le auto degli addetti ai negozi e agli impianti. Con queste due soluzioni – ha detto Puglisi as qds.it – potremmo porre rimedio al problema contingente”.

Ma la questione reale, secondo il primo cittadino, è che investire su una zona che prima poteva contare su alcuni alberghi posti letto e strutture di parcheggio poi seppelliti dalla colata del 2002: “a breve verranno messi a bando chalet e 6 lotti per realizzare strutture ricettive. A fine mese – conclude Puglisi – saranno pubblicate le gare”.

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