Gli Usa attratti dall’Etna, esperti americani in cima al vulcano siciliano

Non si arresta il momento di popolarità dell'Etna oltreoceano. Dopo aver ricevuto il premio Plinio 2013 dal prestigioso magazine americano Wired perché è un vulcano facile da osservare, impressionante e senza pericoli per i visitatori, sono arrivati direttamente dagli Usa due esponenti del Sistema di gestione dei Parchi statunitensi: Stephen Martin, che per 35 anni ha ricoperto il ruolo di dirigente del National Park Service, l'ente che gestisce i 390 parchi nazionali americani, ricoprendo anche il grado di vice direttore del NPS a Washington ed è anche esperto di gestione dei siti Unesco; e la moglie Cydny Martin, antropologa ed esperta nella gestione delle aree protette e delle culture indigene.
"L'esperienza sull'Etna è stata fantastica. Ho visto luoghi di grande bellezza e soprattutto ho sentito una montagna viva, che riesce a raccontare a chi la visita tutta la sua storia" ha detto a termine della visita sul vulcano Martin. Quindi i due esperti statunitensi, accompagnati al Parco dell'Etna da Italo Malfitano dell'Ufficio Public Affairs del Consolato Usa di Napoli, sono stati protagonisti di un confronto ad ampio raggio con vari esponenti del sistema dei Parchi siciliani sui temi della gestione, fruizione e promozione turistica.
Con l'ausilio di straordinarie immagini dei Parchi degli Stati Uniti, in particolare il Parco del Grand Canyon e quello dell'Alaska, Stephen e Cydny Martin hanno raccontato gli ambienti, la flora e la fauna, hanno focalizzato i loro interventi sulla conservazione e sulle opportunità culturali offerte dalle aree protette del National Park Service. Stephen Martin, in particolare, ha illustrato la storia, gli aspetti gestionali e le attività sostenibili del National Park Service; la moglie Cydny si è soffermata sugli aspetti relativi alla presenza dell'uomo nei Parchi statunitensi.   

 

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