Il distretto sud est diventa ‘Val di Noto’: da Comiso la spinta propulsiva

L'idea del distretto del Sud-Est prende corpo e mercoledì 26 febbraio, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, sarà istituito ufficialmente con le firme dei sindaci. Intanto, durante un convegno a Modica, Ray Bondin, commissario Unesco ha lanciato la sua proposta: "Il Sud-Est come entità geografica non esiste, allora meglio definirlo Val di Noto. Un nome che dovrebbe affiancare quello dell'aeroporto di Comiso, utile strumento di rilancio della presenza turistica nella Sicilia sudorientale. L'immagine della Sicilia è negativa – ha aggiunto Bordin – ed è necessario che alcune condizioni si realizzino: tutto il territorio deve fare sistema, da soli non si va da nessuna parte, è necessaria la presenza di professionalità nel settore, a cominciare dalla conoscenza delle lingue e poi la necessità di avere un piano chiaro di gestione utile a governare i processi turistici".
"Ragusa ha la forza di un territorio capace di creare un turismo emozionale dove risorse naturali e umane sono capaci di creare un modello unico ormai riconoscibile, grazie alla fiction 'Il commissario Montalbano', in tutta Europa – ha detto Michela Stancheris, assessore regionale al Turismo, intervenendo al convegno – Il problema è legato all'immagine dei luoghi, che va rilanciata nelle fiere nazionali e internazionali (la Regione ha stanziato 4,4 milioni per quest'obiettivo) per un'area come quella del Sud-Est della Sicilia sulla quale si svilupperà un progetto ad hoc che deve tenere conto, contrariamente al passato, di uno sviluppo integrato del territorio".
Intanto i dati raggiunti finora dall'aeroporto di Comiso sono incoraggianti: "Dall'apertura ad oggi abbiamo registrato 80 mila passeggeri – ha detto il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo – ora che si stanno per aprire le tratte per Parigi, Praga, Tel Aviv, Berlino, Malta, Pisa ed è certo il raddoppio con Milano, credo che si possa arrivare facilmente ai 300 mila passeggeri entro la fine dell'anno. Secondo proiezioni in difetto – ha concluso – il 60% (90 mila persone) è rappresentato da turisti che rimangono in media tre notti in provincia spendendo in media 400 euro a testa. Questo si traduce in 270 mila presenze turistiche in più sul territorio. Considerato che mille pernottamenti creano un posto di lavoro, si potranno avere nell'indotto 270 nuovi posti di lavoro per migliorare i servizi turistici".

 

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