Salvare la spiaggia di Capo Calavà e di conseguenza l'omonimo villaggio. L'appello è stato lanciato da Salvuccio Agnello, titolare della società Gioiosa SpA, proprietaria del villaggio di Gioiosa Marea che raccoglie 60-70 mila presenze turistiche per stagione, al termine del convegno "Quali sinergie tra pubblico e privato e quale impegno per offrire un prodotto di qualità" che si è svolto ieri all'auditorium comunale di Gioiosa Marea.
"Entro 7 giorni – ha detto Agnello – dovremmo firmare i contratti con i tour operator del nord e l'integrità della spiaggia è conditio sine qua non. Senza una spiaggia in grado di rispettare le attese non possiamo firmare i contratti, con conseguenze davvero gravi sull'occupazione e sull'economia nostra e di Gioiosa Marea". L'appello di Agnello è conseguente alla grave situazione di erosione della spiaggia di Capo Calavà, venutasi a determinare tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012. Le mareggiate hanno rimaneggiato l'arenile impoverendolo in maniera impressionante e devastando condotta fognaria e sovrastrutture.
Il sindaco di Gioiosa Marea, Ignazio Spanò, ha fatto presente che se per il ripristino della rete fognaria non si prevedono tempi lunghi, tanto che nei prossimi giorni i responsabili della Protezione Civile provvederanno ad avviare i lavori, lo stesso non può dirsi per il ripascimento della spiaggia per cui l'iter è più lungo. L'unica possibilità è che l'assessorato regionale Territorio e Ambiente finanzi, attraverso la conferenza dei servizi, le somme urgenti con cui provvedere in tempi brevi all'apporto di sabbia sulla spiaggia di Capo Calavà, prelevandola da Capo d'Orlando. Ma dall'assessorato, almeno sinora, tutto tace.