La mobilità integrata per vivere l’Etna ora è realtà

Girare per l’Etna e scoprire con i mezzi pubblici i percorsi naturalistici, le cantine, le stazioni sciistiche e i centri storici dei 20 comuni che ricadono nel territorio del vulcano. Da ora si può. Per la prima volta l’Etna diventa fruibile in modo organico per i turisti che non intendono usare un’auto personale. Around Etna, il servizio di bus panoramico attivo da oltre un anno¸ si integra con le tratte della Ferrovia Circumetnea.

In questo modo il “rural sightseeing”, promosso dal Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara, si unisce ai servizi ferroviari e in particolare al trenino ad alta vocazione turistica che percorre l’area dell’Etna.

“L’iniziativa più significativa degli ultimi mesi – ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo – l’abbiamo pensata per l’Etna che insieme a Palermo e al suo itinerario arabo normanno è l’ultimo arrivato dei siti Unesco siciliani. E come sito naturalistico, affidiamo all’Etna il compito di destagionalizzare i flussi turistici”.

“Il primo frutto di questa sinergia – ha annunciato Cettino Bellia, presidente Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara – sarà il Treno dei Vini dell’Etna, che da aprile permetterà ai viaggiatori di percorrere le pendici del vulcano attivo più alto d’Europa a bordo di treni degli anni ’50, per inoltrarsi poi con il Wine Bus nelle strade del Vino dell’Etna e scoprire le cantine degustando i vini del territorio. Il sistema sarà quello hop-on hop-off tipico del city-sightseeing: i turisti saranno liberi di salire e scendere più volte in qualsiasi punto del percorso. Non escludiamo comunque che nei prossimi mesi si possano aggiungere altri itinerari tematici, questa volta dedicati a cultura, centri storici, trekking e prodotti tipici”.

“La combinazione treno+bus – ha spiegato Alessandro Di Graziano, direttore generale Ferrovia Circumetnea – offre la possibilità di partire anche da Catania o Taormina e poi salire sull’Etna nelle stazioni sciistiche o continuare la visita nei vari paesini etnei. O ancora, usare il treno e dopo prendere il bus per scoprire le cantine dell’Etna. Abbiamo già stilato un calendario delle partenze: inizialmente con cadenza quindicinale, il sabato, dal 30 aprile al 26 novembre 2016. Una vera svolta per chi arriva e vuole scoprire l’Etna e vuole farlo con i mezzi pubblici, con tariffe da 25 a 40 euro in base ai servizi scelti”.

“Negli ultimi 15 anni – ha raccontato Valeria Carastro, direttore delle Strade del Vino dell’Etna – il vino dell’Etna ha vissuto una trasformazione e una crescita incredibile passando da 15 a 131 cantine. Sembra di tornare agli splendori di un tempo. Un boom che tra l’altro sta anche generando nuovi flussi di turismo enogastronomico. A questo target oggi finalmente possiamo offrire un servizio più organizzato per fruire delle cantine. I più attenti sono i turisti del Nord Europa, che con responsabilità non amano guidare dopo aver degustato il vino”.

A bordo del treno, guide multilingue racconteranno la storia del vino etneo mentre i passeggeri potranno godere di uno spettacolo unico: terrazze di pietra lavica coltivate in maniera tradizionale con la vite ad alberello. A Randazzo si scende e ci sarà un bus che seguirà un itinerario circolare toccando 3/4 comuni e offrendo informazioni su cosa fare: quali cantine o quale centro storico visitare. “Insomma – ha aggiunto Carastro – ognuno sarà libero di spendere il suo tempo nella zona come meglio crede, in attesa del nuovo bus che arriverà ad orari prefissati”.

Il programma degli itinerari sull’Etna, così come quello delle iniziative proposte in tutta l’Isola, è consultabile su visitsiciliy.info, il portale dell’assessorato con i link di tutti gli itinerari dedicati agli operatori turistici ma anche al turista fai da te che vuole programmare da solo la sua vacanza in Sicilia.

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