Messina punta sui forti, da luoghi militari ad attrazione turistica

Messina punta sul turismo di qualità e per attrarre nuovi target propone la scoperta del suo sistema difensivo, costituito da 23 fortezze sulle due sponde dello Stretto, di  cui otto restaurate e restituite alla collettività.

“Vogliamo valorizzare la fruizione dei monti Peloritani – spiega l’assessore comunale al turismo Guido Signorino – e per questo e i ‘forti’ messinesi: un sistema di oltre 20 costruzioni militari di rara bellezza e di grandissimo valore paesaggistico che sono diventati dei veri contenitori culturali, ospitando al loro interno eventi musicali, spazi espositivi, aree museali, percorsi naturalistici, a piedi e con fuoristrada, di straordinaria bellezza. Per questo, assieme all’associazione Camminare i Peloritani e all’Arcidiocesi di Messina, abbiamo organizzato a partire dal 9 dicembre anche una proposta di percorsi in trekking sui colli”.

Questi gli 8 forti restaurati: Forte Cavalli (gestito dall’Associazione onlus Comunità Zancle-info:www.fortecavalli.it sede del “Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina”, che documenta la storia delle fortezze e della difesa dello Stretto nell’arco temporale 1860-1943;

Forte S. Jachiddu (gestito dalla Amici del Fortino – info: www.fortesanjachiddu.it), sede del Parco Ecologico e di importanti progetti e corsi di formazione ambientale;

Forte Ogliastri (gestito dal Comune di Messina), dotato di Parco Urbano e spazi espositivi e culturali;

Forte Puntal Ferraro (gestito dall’Azienda Foreste Demaniali), incastonato nel verde delle colline peloritane, sede del Parco dei Daini;

Forte Petrazza (gestito dal Consorzio Sol.E.), sede del Parco Sociale, con possibilità di foresteria e ristorazione;

Forte dei Centri (gestito dalla Cooperativa La Zagara), sede di una caratteristica Enoteca;

Forte Serra la Croce e Forte Campone (gestiti dalla Cooperativa Sociale Servire 95) che offrono ospitalità e spazi per campeggi scout ed escursioni con fuoristrada.

“Unici per tipologia per la loro posizione strategica – conclude Signorino – una volta recuperati e resi fruibili alla collettività dagli Enti e dalle Associazioni che li gestiscono, d’intesa con il Comune di Messina, i Forti dello Stretto sono un patrimonio eccezionale per la nostra città”.

 

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