Nelle Madonie poco web per la promozione turistica

Lo rileva un’indagine del Cut sui siti istituzionali dei comuni del Pit 31

I comuni di Cefalù e delle Madonie e i comuni soci del Consorzio universitario della provincia di Palermo non approfittano delle opportunità di forte visibilità offerte dal web. E’ quanto rileva un’indagine condotta dal Cut (Centro Universitario Tecnologie per la Promozione del Turismo Culturale) sulla comunicazione istituzionale on line. Il 1° Report sulla promozione turistica attraverso l’analisi dei siti web istituzionali evidenzia, infatti, come ciascun sito web è spesso relegato a mero contenitore informativo con contenuti privi di adeguata forza suggestiva. La mancanza di comunicazione, l’impossibilità di reperire informazioni adeguate o la scarsa immediatezza dell’ informazione stessa allontanano il visitatore dal sito con il rischio di orientarne l’interesse verso altre destinazioni. Infatti, l’importanza che può avere un sito web sul grado di visibilità che questo può offrire ad una destinazione turistica è troppo spesso trascurata nei siti web presi in considerazione. Ad esempio, solo quattro comuni consentono di scegliere una seconda lingua e solo sei permettono oltre che una possibilità di registrazione anche una ricerca on-line. In tutti siti web osservati si nota una diffusa incompletezza di indicazioni sui caratteri geo-climatici dei territori interessati; la debole suggestione con cui le attrattive del territorio vengono descritte e
il modesto livello comunicativo dell’eventuale materiale cartografico presente sul sito. Non ci rende conto così che è il contenuto di un sito a determinare l’immagine percepita della destinazione, generando un esperienza virtuale per il potenziale consumatore tanto più suggestiva quanto più sfruttate sono le potenzialità interattive e multimediali offerte dal web.

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