Un intervento di restauro per salvare dal degrado il cuore del mercato della Vucciria, la piazza Garraffello, a cura di privati cittadini che in 15 hanno formato una cordata che ha investito in tutto un milione di euro nell’operazione, a costo zero per il Comune di Palermo.
essere coinvolti nell’impresa di “Rigenerazione urbana”, infatti, come è stata definita dal sindaco Leoluca Orlando, saranno circa 8000 metri quadri costituiti da gran parte di immobili disabitati e degradati. Il progetto mira infatti al recupero di tre unità edilizie formanti la quinta scenica di piazza Garraffello, Palazzo Rammacca, Palazzo Sperlinga e Palazzo Mazzarino. Le destinazioni d’uso prevedono residenze, attività commerciali e turistico ricettive.
“L’auspicio è riqualificare un mercato meta di turisti che da tutto il mondo cercano e non trovano odori, sapori e colori del celebre quadro di Guttuso – ha detto l’assessore Emilio Arcuri – In una seconda fase sarà inserita anche la ‘Loggia dei Catalani’, ultima quinta della Piazza che si presta ad ipotesi di architettura contemporanea”.
“La proprietà della Loggia e dei palazzi intorno è parcellizzata – spiega Mario Li Castri, architetto e dirigente del Comune per la riqualificazione urbana – su questo si stanno mettendo a punto altre modalità di intervento”. Non si esclude un concorso internazionale di idee, una volta effettuato l’esproprio per intero della Loggia dei Catalani.
Dalle intenzioni dei progettisti, emerge l’idea di ricavare un albergo dalla Loggia, mentre a palazzo Sperlinga dovrebbe sorgere un museo. Tra le istanze sollevate dai giornalisti presenti sul progetto di riqualificazione c’è anche il futuro delle opere realizzate finora dall’artista austriaco Uwe Jaentsch.
“Uwe è un artista del Novecento e abita in uno degli appartamenti che abbiamo acquisito – ha detto Giovanni Tranzitta, architetto che ha partecipato all’operazione di investimento – sul come recuperare i segni della street art che negli anni ha avuto come palcoscenico la Vucciria, è un problema che ci stiamo ponendo”.