San Biagio Platani, aprono ai turisti i laboratori degli Archi di Pasqua

Da domenica 31 marzo per le strade di un piccolo paese della provincia agrigentina saranno esposti i capolavori di arte effimera realizzati in occasione degli Archi di Pasqua 2024. A San Biagio Platani infatti in questi giorni stanno via via prendendo forma all’interno dei magazzini-laboratori queste originali opere d’arte. Gli spazi sono infatti aperti ogni giorno alle visite di turisti e curiosi richiamati ogni anno dal desiderio di scoprire l’unico esempio di arte popolare collettiva in Sicilia e garantirsi un’offerta esperienziale veicolata dagli abitanti del luogo, capaci di condurre tra pistacchieti e laboratori d’arte, esplorazioni in natura, musei del sapere artigiano locale e degustazioni di produzioni a chilometro zero.

Nelle settimane che precedono lo svelamento delle colossali opere – realizzate in gran segreto dai componenti delle due confraternite, quella dei Madunnara e dei Signurara, devoti rispettivamente alla Madonna e al Risorto – i cittadini sono impegnati nel reperimento dei materiali fondamentali alle costruzioni: la raccolta di salici e canne da intrecciare, di legumi e cereali per la creazione dei maestosi mosaici. Protagonista assoluto dei decori è il pane, destinato alle forme più curiose grazie all’inventiva degli abitanti del paese che riescono a declinare le creazioni artistiche ispirate quest’anno dal tema “Pace e amore”.

Dalla mattina del giorno di Pasqua si compie, per un intero mese, il prodigio della rivitalizzazione di un paese di appena 3000 anime, con l’arrivo di migliaia di visitatori: un’inversione di tendenza che seppur temporanea gode di ampie ricadute sul benessere dell’economia locale per una comunità che fa della propria storia e tradizione il vessillo della propria identità. Le aree interne non sono solo luoghi silenti, pressati dalla morsa dello spopolamento, possono essere anche forti attrattori se hanno coscienza della propria specificità e la trasformano in opportunità, motore di sviluppo per l’economia locale.

“Gli archi di Pasqua mostrano infatti come sia possibile continuare a vibrare di vitalità e creatività facendo arte e attivare occasioni di contaminazione culturale promuovendo la tradizione – spiega il sindaco di San Biagio Platani Salvatore Di Bennardo – Una staffetta generazionale fa sì che il sapere sia tramandato dai più anziani ai giovani, capaci a loro volta di inserire elementi e strumenti legati alla contemporaneità”.

Una manifestazione valorizzata anche dal progetto RiGenerAzioni Archi di Piano 2030, vincitore del Bando borghi promosso dal Ministero della Cultura nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) volto a promuovere una crescita sociale, culturale ed economica attraverso il coinvolgimento attivo di tutti i settori della comunità.

Un progetto che sta permettendo di restituire alla comunità luoghi inaccessibili. “Un esempio è la biblioteca comunale, chiusa da 20 anni – spiega Di Bennardo – o la realizzazione di nuovi spazi di socialità e di scambio come le aree sosta camper e pic-nic in contrada Montagna o postazioni coworking nei locali comunali adiacenti i laboratori permanenti degli Archi di Pasqua, ma anche luoghi ricreativi nei locali del teatro comunale aperto con l’attivazione di laboratori di musica e teatro e un centro di documentazione del patrimonio culturale con l’attivazione dell’Osservatorio sul patrimonio culturale immateriale del territorio”.

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