Il comitato cittadino ‘No Marina Resort’ dice no all’apertura del nuovo porto di San Vito Lo Capo a idrovolanti, metropolitane del mare e taxi marittimi. La protesta è nata dopo che la Giunta municipale guidata dal sindaco Giuseppe Peraino ha proposto le linee guida per il Piano regolatore portuale e le progettazioni per il nuovo porto. All’interno del documento è chiarito “di destinare ormeggi a mezzi di trasporto per passeggeri e turisti”. La delibera è stata aggiunta come ordine del giorno all’ultimo consiglio comunale, che l’ha approvata con i voti contrari della minoranza. “Aprire il nuovo porto al potenziale sovraccarico di traffico marittimo è una follia – chiarisce il presidente del Comitato, Maria Laura Geraci – queste sono previsioni che nel 2022 appaiono completamente scollate dai tempi e dalla realtà di delicato equilibrio ambientale del territorio”.
Accantonato il progetto del “Marina Bay” nel 2020, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Peraino vuole ora un Piano regolatore del porto: “La Regione quest’anno ha delegato il Comune per l’approvazione – spiega il primo cittadino – e, intanto, grazie all’Università Kore di Enna e all’ingegnere Elio Ciralli abbiamo avuto uno studio chiaro su correnti e dinamiche dell’attuale infrastruttura”. Il Comune, tramite l’Unione degli enti, ha già ottenuto 1,3 milioni dai fondi PNRR per la progettazione del nuovo porto: “La nuova infrastruttura manterrà la consistenza di quella attuale – ha assicurato il sindaco – verranno modificati i moli frangiflutto e si potranno ottenere più posti barca. Con l’attuale conformazione del porto assistiamo all’erosione della costa che ogni anno impegna il Comune, in termini di interventi, quasi 500 mila euro. Le linee guida prevedono un porto sicuro e funzionale, anche dal punto di vista ambientale”, ha concluso il sindaco.