Sì al rigassificatore ad Agrigento, ma è polemica

Annunciato il ricorso al Tar, ma per l’Enel aiuterà il turismo nell’area

Dopo che i ministri competenti, Prestigiaconmo e Bondi, hanno dato il via libera alla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle, è polemica ad Agrigento. Un lato l’Ente Parco archeologico, il sindaco di Agrigento, Legambiente, il Consorzio turistico Valle dei Templi e l’associazione degli albergatori agrigentini hanno annunciato che impugneranno al Tar il decreto ministeriale. Una decisione a cui l’Enel replica così: “il progetto – si legge in una nota dell’ufficio stampa dell’Enel – prevede che l’impianto sia localizzato nell’aera industriale del porto e che i serbatoi siano interrati e quindi non visibili sia dalla Valle dei Templi sia dalla casa di Pirandello”. Per l’Enel, “al contrario, i necessari lavori di miglioramento dell’area portuale e le altre misure di riqualificazione ambientale previste consentiranno, fra l’altro, l’attracco delle navi da crociera che oggi non possono approdare a Porto Empedocle, contribuendo così allo sviluppo del turismo”.
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