Dopo decenni (1945) dalla sua scoperta scientifica e naturalistica, la Grotta Monello sarà aperta alla fruizione di visitatori e turisti, e non solo della comunità scientifica. "Il Cutgana (Università di Catania) che gestisce la riserva – spiega Nicola Bono, presidente della Provincia Regionale di Siracusa – ha infatti verificato che non è mai stato in pericolo di estinzione l'Armadillium Lagracai, un insetto della famiglia degli artropodi, che comunque sarà opportunamente salvaguardato perché il progetto di fruizione sarà ecosostenibile".
In tal modo si potrà rendere presto fruibile un patrimonio carsico che vede proprio nella Grotta Monello il suo gioiello più prezioso. Il CUTGANA sta infatti portando avanti un'ipotesi di fruizione molto più ampia che riguarda tutte le cavità carsiche presenti nella provincia siracusana, come ad esempio le grotte Spinagallo, Genovese, Pellegrino, in modo da offrire un ulteriore tassello di attrazione turistica e conseguente aumento delle presenze.
"Ora – conclude Bono – la pratica passa all'assessorato regionale al Territorio e Ambiente a cui compete la decisione finale e, se sarà come mi auguro positiva, si aprirà poi la fase della fissazione dei criteri e delle modalità per realizzare una fruizione ecosostenibile".