Per la partecipazione alla Bit di Milano, la Provincia di Siracusa punta a fare le cose in grande. In un incontro con operatori e istituzioni nell’ambito del lavoro della cabina di regia, il presidente della Provincia, Nicola Bono, ha illustrato lo stand di 120 metri quadrati che potrebbe essere disponibile per la Borsa milanese. Uno stand con caratteristiche espositive moderne e funzionali, in cui possono trovare posto le varie realtà del territorio. Per Bono l’obiettivo è di consentire con una spesa che finora ha ridotto la partecipazione ad un solo evento, di coprire tutte le più importanti borse nazionali e almeno un evento internazionale (Berlino, Parigi, Londra), con un programma triennale di presenza. “Se alla fine del triennio i risultati saranno positivi, continueremo su questa strada, in caso contrario sarà meglio cambiare radicalmente strategia, evitando in futuro inutili e improduttive spese per la partecipazione alle borse turistiche”. La struttura espositiva resterà di proprietà degli enti che potranno riutilizzarla anche per le altre esigenze di partecipazione a fiere. Alla Bit di Milano lo stand sarà posto accanto a quello della Regione Siciliana. Entro oggi dovrebbe arrivare la conferma di adesione da parte dei vari comuni. “E se non ci si dovesse arrivare – spiega Bono – lavoreremo per la borsa immediatamente successiva, cioè quella di Roma”.
Per quel che riguarda il progetto per la Rete dei Siti Unesco, di cui Bono è coordinatore per le 13 province meridionali, entro il 20 febbraio si dovranno definire delle “idee progetto”, da aggiungere a una serie di misure per i bandi che saranno emanati per l’utilizzo dei finanziamenti europei, che saranno pubblicati entro il prossimo autunno.“Si tratta di bandi – ha chiarito Bono – che per la prima volta riguardano sostegni Ue per il turismo. Misure per servizi alle imprese turistiche, per una segnaletica unica nei siti Unesco, per card utili a far ottenere servizi ai turisti, per la valorizzazione delle risorse agroalimentari, per la valorizzazione dei beni culturali e la realizzazione di eventi collegati e per l’accessibilità dei siti”.